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Letture sulla Resistenza, pensieri sulla pace e la libertà, riflessioni sulla memoria e canti: dall’Inno alla Gioia a Bella ciao. Così i ragazzi delle ultime classi delle scuole primarie San Damaso e delle secondarie di primo grado Sola hanno accolto Savina Reverberi Catellani, figlia della partigiana Medaglia d’Oro al valor Militare Gabriella degli Esposti, antifascista della prima ora, femminista, partigiana, militante per la Resistenza, moglie e madre.

Savina, oggi 93enne, ospite d’eccezione della mattinata, ha raccontato cosa significa vedersi strappare via la mamma a 12 anni, ma anche la storia di coraggio di sua madre Gabriella e il ruolo della donna nella Resistenza. Ai ragazzi che le chiedevano "cosa consiglia a noi giovani", si è raccomandata innanzitutto di studiare “perché la cultura e lo studio rendono liberi”.

Qualche mese fa la signora Savina aveva donato alle scuole medie e superiori di tutti i plessi scolastici della città copie del libro sulla madre Gabriella degli Esposti, dedicato ai suoi pronipoti e scritto pensando a tutti i ragazzi "perché conoscano le radici di pace, uguaglianza, libertà e le trasmettano ai bambini che verranno".

Un appello raccolto da docenti, studenti e dirigenza scolastica del plesso di San Damaso che, insieme ad Anpi e con il patrocinio del Comune di Modena, mercoledì 23 aprile hanno dedicato la mattinata, presso la palestra Bortolomasi, ai temi della Resistenza e della Liberazione, della pace e della democrazia.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito delle celebrazioni dell'80° anniversario della Liberazione e della convenzione stipulata tra Settore Servizi educativi e Anpi per valorizzare e rafforzare le iniziative sulla Resistenza nelle scuole.

“Quando abbiamo conosciuto Savina che ci ha consegnato oltre una sessantina di copie del suo libro – afferma l’assessora Federica Venturelli – il primo pensiero è stato di non limitarci a distribuire il volume alle scuole, ma di farne una cosa viva. L'idea era che partendo dall’eroica figura di Gabriella degli Esposti e dalla straordinaria testimonianza della figlia, anche grazie all'accordo siglato con Anpi, potessero svilupparsi progetti interessanti in grado di coltivare nelle nostre ragazze e nei nostri ragazzi la memoria della lotta di Liberazione e l’amore per la democrazia”, ha concluso l’assessora che ha partecipato all’iniziativa a San Damaso.

Dopo le letture di poesie e pagine della Resistenza da parte degli studenti, i versi dedicati alla pace e alla fratellanza tra i popoli, la toccante testimonianza di Savina e le tante domande che le hanno rivolto i ragazzi, l’iniziativa si è spostata al Monumento ai caduti per la deposizione di una corona di fiori.

Gabriella degli Esposti, coordinatrice del movimento partigiano, staffetta, infermiera, organizzatrice dei primi gruppi di difesa della donna, fu uccisa il 17 dicembre del 1944 a San Cesario sul Panaro, mentre era in attesa del terzo figlio (aveva già due bambine: Savina e la sorellina Lalla). La sua vita si concluse con un colpo alla nuca insieme ad altri compagni dopo cinque giorni di atroci torture inflitte dalle SS. All’epoca la figlia Savina aveva 12 anni. Il 23 aprile 1947 a Gabriella degli Esposti, figura simbolo della Resistenza, fu concessa la Medaglia d’Oro al valor Militare.

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Ultimo aggiornamento: 24-04-2025, 12:04