Apparse nel 1973 in «Undercomix» n. 0 vengono subito considerate troppo dure dagli editori italiani tanto che la prima pubblicazione continuativa avviene in Francia l’anno successivo.

Bonvi continua a lavorarci fino al 1993; le 74 storie vengono in parte raccolte in Cronache del dopobomba, (1991) e Nuove cronache del dopobomba (1992) entrambi per la Granata Press di Bologna.

Lo scenario è quello del Fallout nucleare, il mondo è abitato da mutanti che lottano spietatamente per la semplice sopravvivenza. Con il suo tratto grottesco il fumetto, che prende il titolo da Philip Dick, prosegue in episodi di umorismo lacerante, macabro, paradossale che citano le atmosfere del Dodes’ka-den di Kurosawa e anticipano l’oscurità de La Strada di McCarthy. Una selezione delle Cronache del dopobomba, appositamente colorata per il volume, viene pubblicata nel 2009 nella collana “I maestri del fumetto” in compagine a «Il sole 24 ore» e «Panorama».