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Il progetto di restauro e riqualificazione dell’ex ospedale Sant'Agostino viene realizzato nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei ed ex Ospedale Estense. L'accordo di programma è stato sottoscritto nel 2018 da MIBACT, Comune di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia e Fondazione di Modena.
L'intervento, del valore complessivo di 19 milioni di euro, ha un finanziamento di 17 milioni di euro del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con il progetto “Ducato Estense”; il progetto esecutivo è stato sviluppato nell’ambito dell’intervento relativo anche al Palazzo dei Musei grazie a uno stanziamento di 800 mila euro della Fondazione di Modena.


Il progetto di restauro e riqualificazione dell'ospedale settecentesco voluto dal duca Francesco III prevede interventi per circa 11 mila metri quadri comprendenti circa la metà dell’intero complesso, tra cui la parte demaniale dove troveranno posto i musei universitari anatomici e scientifici, la centrale tecnologica interrata, l’ex Ospedale Militare, l’Atrio del Complesso e il fronte dell’Ospedale da via Berengario a via Ramazzini che ospiterà gli spazi espositivi di Fondazione Modena Arti Visive

Come richiesto dalla Soprintendenza, il progetto presenta scelte e soluzioni ispirate a principi di minimo intervento, della reversibilità, dell’autenticità della materia storica, del rispetto dell’evoluzione della storia del manufatto e della compatibilità chimico-fisica e meccanica di quanto proposto.

L’intervento sul primo stralcio, all’interno del progetto Ago-Modena Fabbriche Culturali, consente di integrare, in un unico percorso narrativo e di valorizzazione organica, il Teatro Anatomico, i Musei Anatomici e i Musei Scientifici. L'intervento è iniziato nel 2020; il termine previsto è il 2024.

Le attività culturali ed espositive non sono state interrotte dai lavori, così come proseguono le attività di Future Education Modena, centro internazionale per l'innovazione educativa, e del Centro Interdipartimentale sulle Digital Humanities di Unimore che qui hanno sede.

Stato del progetto