“L'architettura industriale in Europa. Il Novecento e la scena contemporanea” è il titolo della lezione magistrale che Fulvio Irace, docente di Storia dell'architettura al Politecnico di Milano, svolgerà martedì 16 dicembre alle 17,45 al Teatro della Fondazione S. Carlo (via S. Carlo 5) a Modena.
L’incontro, anteprima di un ciclo in programma per il 2015, sarà presentato da Anna Maria Vandelli, assessora all’Urbanistica del Comune di Modena, nell’ambito del progetto “Architetture del lavoro e dell'economia. Il Novecento a Modena e la città contemporanea, ideato e promosso dall'Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune di Modena.
La lezione, che sarà accompagnata dalla proiezione di molte immagini, offrirà uno sguardo sulle esperienze più significative in Italia ed Europa proponendo un confronto con gli scenari urbani attuali della città industriale e del lavoro. Lo farà a partire dalla storia della ricerca architettonica sulla fabbrica in Europa nel Novecento, con le sue implicazioni tecniche, etiche e sociali. Fulvio Irace, infatti, racconterà come la città del “pubblico” abbia significato nel ‘900 l’affermazione della centralità della “città dei diritti”, fra cui quello al lavoro. Tanto che la ricerca architettonica sulla fabbrica assunse il carattere di questione etica, e il lavoro diede la misura di una rinnovata qualità urbana.
Il focus sarà poi portato su un approccio innovativo ai temi di riqualificazione e rigenerazione, in cui architettura, arte, tecnologia e design diventano alleati sia nel progetto che nella trasmissione del patrimonio industriale alla contemporaneità.
La lezione è aperta a tutti. Agli interessati saranno rilasciati attestati di partecipazione, e agli architetti saranno assegnati due crediti formativi.
Una risoluzione del Comitato per la cultura e la scienza del Parlamento europeo, ha scelto il 2015 come anno del patrimonio storico industriale. Il progetto “Architetture del lavoro e dell'economia. Il Novecento a Modena e la città contemporanea”, ha il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, la collaborazione dell'Istituto per beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia- Romagna, dell'Ordine degli Architetti della provincia di Modena e il contributo del Consorzio Attività produttive aree e servizi.
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