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Entra nel vivo, sabato 12 aprile, con il laboratorio di progettazione, il percorso partecipativo “Sacca partecipa. Nuovi spazi di legalità e socialità”, per ideare insieme il riutilizzo del bene confiscato alla criminalità organizzata di via Anderlini 89/D, al primo piano del Centro commerciale Sacca.

Dopo l’incontro formativo e informativo che si è svolto sabato 5 aprile, cui è seguita una visita all’immobile, oltre al questionario online rivolto alla città che è possibile compilare online fino a venerdì 11 aprile dalla pagina istituzionale (https://comune.modena.it/saccapartecipa), è ora possibile presentare proposte attraverso la piattaforma digitale oppure partecipando al laboratorio, in programma sabato 12 aprile, alle 9, all’Aula magna della scuola Marconi, dedicato ad analizzare i bisogni sociali cui il bene può rispondere e a proporre modalità gestionali innovative. L’ultimo atto del percorso si svolgerà giovedì 8 maggio alle 20.30 alla Sala Pucci (largo Pucci 40) con un incontro di restituzione dei risultati. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Legalità e sicurezze del Comune di Modena all’indirizzo email saccapartecipa@comune.modena.it.

Obiettivo del percorso, che rientra nel progetto “Legalità: un bene comune. La riqualificazione partecipata di un bene confiscato alla criminalità organizzata nel quartiere Sacca” cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è definire insieme alla città una gestione innovativa e sostenibile dell’immobile. Assegnato al Comune nel maggio 2024 dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), lo spazio può essere adibito a finalità prioritariamente di carattere sociale, istituzionale e culturale, in base anche a quanto emergerà dal percorso partecipativo.

Oltre all’attivazione del percorso partecipativo, il progetto di riqualificazione partecipata prevede anche interventi di riqualificazione dello spazio a cura del settore Lavori pubblici, che verranno realizzati sulla base della futura destinazione del bene confiscato. In particolare, è comunque prevista la realizzazione di un servizio igienico accessibile ai portatori di handicap, il rifacimento del bagno esistente, la risoluzione di problemi di infiltrazione con conseguente realizzazione di una nuova controsoffittatura, la revisione degli infissi esterni con serranda motorizzata, il rifacimento degli impianti elettrico, di connessione dati, di riscaldamento e raffrescamento, oltre che la predisposizione di un sistema antintrusione.

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Ultimo aggiornamento: 10-04-2025, 11:04