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È la mobilità lenta e sostenibile il tema più sentito dai cittadini modenesi che hanno preso parte al percorso partecipato Sei la mia città e rappresenta una priorità assoluta in ogni quartiere, seppur con necessità differenti a seconda delle zone: più camminabilità e pedonalità, ingressi scolastici da pedonalizzare, zone di quiete e gestione della sosta nel centro e nei rioni urbani, più ciclabilità e connessioni sicure tra quartieri dalla periferia al centro, sia per i percorsi casa-lavoro sia per il tempo libero.
Il 35 per cento delle indicazioni progettuali desumibili dalle proposte riguarda infatti la mobilità lenta e sostenibile, seguito dalle misure per l’adattamento al clima, l’ambiente e la salute (15,5 per cento) e dal verde e parchi (15 per cento). Le indicazioni progettuali che hanno riguardato lo spazio pubblico sono il 14 per cento, quelle sui luoghi di aggregazione e servizi al quartiere sono il 10 per cento, le indicazioni su partecipazione dei cittadini e amministrazione condivisa sono il 7 per cento e quelle sulla riqualificazione di aree ed edifici nei quartieri sono il 3,5 per cento.
Le proposte dei cittadini emerse dal percorso costituiscono contributi nella maggior parte dei casi molto articolati e che affrontano più aspetti contemporaneamente, e in altri casi, assimilabili a segnalazioni di problemi da affrontare.
In particolare, le indicazioni progettuali relative alla mobilità lenta e sostenibile, prevedono azioni per ripensare una città camminabile, ciclabile e sicura, ove i quartieri sono connessi fra loro attraverso la mobilità attiva ripensando la gestione del traffico e della sosta di accesso al centro città. Nel dettaglio, quasi i due terzi delle indicazioni progettuali riguardano la camminabilità, ciclabilità e pedonalizzazione, mentre un 39 per cento è relativo alla regolazione e gestione del traffico e della sosta.
Le misure per l’adattamento al clima, l’ambiente e la salute, comprendono azioni per potenziare la resilienza urbana e intervenire sulla città aumentando l’ombra, gli alberi, la permeabilità dei suoli e la biodiversità. Tra queste, il 38 per cento delle indicazioni progettuali si concentra sulla necessità di foreste urbane, di aree di biodiversità, di potenziamento di alberature stradali e ombreggiamento, mentre un 34 per cento delle indicazioni progettuali riguarda la gestione delle piogge intense e la regolazione del calore estremo e un 27 per cento si concentra sulla qualità dell’aria e sulla riduzione degli inquinanti e del rumore.
Sul tema del verde e dei parchi, le azioni proposte riguardano la gestione e il potenziamento del verde pubblico, delle prestazioni ambientali e climatiche e della qualificazione di parchi e giardini come spazi di incontro e socialità. Le indicazioni progettuali riguardano, per oltre la metà, l’aumento del verde pubblico di quartiere e il miglioramento della qualità e accessibilità di parchi e giardini potenziandone la vivibilità e la socialità, mentre un 16 per cento riguarda la cura e manutenzione, e un ulteriore 16 per cento l’aumento dell’ombra e cura degli alberi.
Rispetto allo spazio pubblico, gli interventi proposti mirano ad aumentare la qualità degli spazi affinché siano luoghi accoglienti, belli, curati, attrezzati, liberi e ombreggiati; luoghi adatti per sedersi, incontrarsi e socializzare. Le indicazioni progettuali relative al tema dello spazio pubblico, per circa la metà, riguardano i possibili nuovi usi e multifunzionalità degli spazi pubblici e l’aumento delle attrezzature per la vivibilità, la socialità e il movimento, mentre per un 21 per cento sono relative all’aumento dell’ombra e dell’accessibilità degli spazi pubblici.
Relativamente ai luoghi di aggregazione e ai servizi al quartiere, le azioni proposte mirano all’attivazione di spazi ed edifici a supporto del protagonismo civico delle comunità e degli anziani (circa il 51 per cento delle indicazioni progettuali), dell’aggregazione dei giovani e dello sport (37 per cento), e di luoghi in cui favorire l’espressione artistica e l’integrazione multiculturale (12 per cento).
Sul tema della partecipazione dei cittadini e dell’amministrazione condivisa, metà delle indicazioni progettuali riguardano la sperimentazione di patti di collaborazione e di regolamenti sui beni comuni, l’altra metà i processi di partecipazione per co-progettare gli spazi pubblici e sperimentare forme transitorie di urbanistica tattica con attenzione agli spazi della mobilità condivisa, degli ingressi scolastici e dell’animazione dei parchi, finalizzata al presidio e alla socialità di quartiere.
Il tema della riqualificazione di aree ed edifici nei quartieri riguarda perlopiù i quartieri urbani al di fuori del centro e le aree centrali di alcune frazioni in cui si segnala l’opportunità di trasformare sia piccoli edifici sia aree complesse dismesse connesse a spazi aperti.
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Ultimo aggiornamento: 26-03-2025, 12:03