Architetture e città nel Novecento
Comune di Modena
Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia urbana
Teatro Fondazione Collegio San Carlo,
Via San Carlo, 5 - Modena
Il ciclo di lezioni Architetture e città nel Novecento costituisce premessa e avvio di un progetto di ricerca e informazione biennale sulla storia urbana di Modena nel secolo scorso, che riprende e sviluppa alcuni dei temi affrontati nell’ambito del lavoro La città e l’ambiente, concluso lo scorso anno con la pubblicazione dell’omonimo volume, parte del più ampio percorso Le Città sostenibili. Storia, natura ambiente. Le lezioni, affidate a Carlo Olmo e Fulvio Irace, referenti scientifici del progetto e a Cino Zucchi, hanno lo scopo di inquadrare i termini generali e il complesso contesto nazionale e internazionale della ricerca, oggetto dei successivi approfondimenti su Modena.
L’ambito tematico che si intende affrontare e proporre riguarda più specificatamente la dimensione culturale e storica delle trasformazioni urbane, nel quadro delle relazioni tra aspetti sociali, urbanistici e architettonici. Il progetto, ideato e promosso dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena, vede la preziosa collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e l’impegno diretto degli Assessorati alla Programmazione del Territorio e ai Lavori
Pubblici, per un’opportuna integrazione istituzionale e tecnica. Il quadro delle competenze e delle collaborazioni è arricchito dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena, e da imprese e associazioni protagoniste di un lungo e complesso processo di formazione della città contemporanea: ACER, CME, ANCE, Abitcoop, Gruppo HERA.
Giovedì 20 maggio, ore 21
Le forme della città
Modelli e linguaggi architettonici
Fulvio Irace
Con la lezione iniziale Le forme della città, Fulvio Irace propone una lettura delle trasformazioni urbane attraverso i modelli architettonici, che caratterizzano la città europea e italiana del Novecento e le sue culture progettuali, con particolare attenzione alla seconda metà del secolo. I connotati delle città e delle architetture del XX secolo, come di quelle precedenti, non scompaiono nei primi anni del nuovo millennio. Oggi, come ieri, le città sono un organismo vitale, dove dialogano forme diverse e le diverse storie di cui sono l’esito.
Mercoledì 26 maggio, ore 21
La città dei diritti
Architettura, cittadini, politiche riformiste
Carlo Olmo
I diritti di cittadinanza trovano, nel corso del Novecento, concreta declinazione anche attraverso l’organizzazione urbana, gli spazi, le strutture, le forme, che evolvono con il mutare della complessità sociale, dei conflitti e con la molteplicità delle domande poste dai cittadini. La città dei diritti è il tema sviluppato da Carlo Olmo, con l’intento di evidenziare in particolare le non sempre lineari relazioni tra le soluzioni architettoniche e insediative, e le politiche riformiste, che nel corso del Novecento hanno fatto della città il luogo privilegiato di emancipazione civile delle comunità.
Giovedì 10 giugno, ore 21
La casa e lo spazio pubblico
Riflessioni e progetti fra storia e contemporaneità
Cino Zucchi
Cino Zucchi con La casa e lo spazio pubblico, affronta, riferendosi anche alla sua importante attività di progettista, due tra i più significativi temi urbanistici e architettonici del Novecento, di assoluta attualità oggi. Il tema dell’abitazione, al centro della riflessione nel secolo scorso con la questione della casa per tutti e quello dello spazio pubblico, che con i suoi vuoti e i suoi pieni contribuisce a disegnare la città e a concretizzare la funzione propria dei servizi sociali e civili, delle aree aperte, verdi e no, quali luoghi di incontro, di relazione e di coesione.
Le lezioni si muovono fra storia e contemporaneità perchè la città del Novecento consegna più di ogni altra, alla città di oggi, le opportunità e le contraddizioni alla base delle nuove sfide. Diritti di nuova cittadinanza, alla casa in primo luogo, l’uso del suolo e delle risorse naturali limitate, problematiche energetiche ed ambientali connesse alle infrastrutture e alle reti dei servizi, la riqualificazione del patrimonio edilizio e delle aree dismesse, la qualità e la sostenibilità del progetto urbano e architettonico si
misurano, nel loro insieme, con la città che c’è, frutto di culture e storie che è importante conoscere, per scegliere insieme le trasformazioni future.