Le città resilienti
Con il termine adattamento possiamo tentare di definire, in modo sintetico, la capacità di un organismo, nel nostro caso particolarmente complesso come una città, di modificare strutture fisiche e sociali, al fine di assicurare qualità della vita e dell’ambiente, a fronte delle maggiori vulnerabilità territoriali prodotte dal climate change, che ne aumentano il rischio, data l’interferenza con l’intensa presenza antropica.
Quella che viene definita la città resiliente, resilient city (il concetto di resilienza è da tempo largamente utilizzato nelle scienze sociali) non si adegua semplicemente, ma cambia costruendo risposte sociali, economiche e ambientali nuove, per resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente e della storia. In tal senso la resilienza è una componente necessaria per lo sviluppo sostenibile, ovvero durevole, agendo in via prioritaria sui modelli organizzativi e gestionali dei sistemi urbani. Le città sostenibili sono città resilienti.
Una prima presentazione di buone pratiche venne proposta dal Gruppo di Lavoro "Città sostenibili" al Workshop Nazionale "Per un contributo alla Strategia Nazionale di adattamento al cambiamento climatico", tenutosi a Roma il 26 gennaio 2012, organizzato dal Tavolo delle associazioni sul clima. In questa pagina, oltre a rendere scaricabile (in formato protetto) la bozza del Documento d'Indirizzi, abbiamo voluto organizzare tutti gli esempi di buone pratiche presentati in occasione sia del Seminario Nazionale di Firenze che del Workshop Nazionale di Modena. A queste sono aggiunte sintesi di buone pratiche presentate al Workshop Nazionale di Roma.
Si tratta di documenti e materiali legati alla specifica attività condotta tra 2007-2014, quindi in parte ovviamente datati. Alcuni temi sono stati approfonditi e sviluppati, insieme a tecniche e progetti, altri aspetti non sono stati più ripresi in termini progettuali o sono superati. Tuttavia, le riflessioni e le proposte mantengono, sul piano scientifico e culturale, pienamente integra la loro attualità e validità.
SCARICA IL DOCUMENTO D'INDIRIZZI (bozza febbraio 2012)... (384 k)
15 DICEMBRE 2011 - MODENA
Isola di calore e clima urbano (2,6 M)
Stefano Tibaldi
Direttore Generale Arpa Emilia-Romagna
(Modena, 15 dicembre 2011)
Dai rischi naturali alla resilienza territoriale (2,7 M)
Mario Panizza
Professore Emerito di Geomorfologia
(Modena, 15 dicembre 2011)
L'adattamento dei sistemi urbani ai rischi alluvionali alla luce della direttiva europea 2007/60 (500 k)
Francesco Puma
Segretario Generale Autorità di Bacino Po
(Modena, 15 dicembre 2011)
Pianificazione e qualità ambientale delle aree urbane (3,7 M)
Carla Ferrari
Architetto urbanista
(Modena, 15 dicembre 2011)
Criticità e risorse nel Quadro Conoscitivo dei Piani (5 M)
Alessandro Ghinoi
Geologo, GdL A21L Città sostenibili
(Modena, 15 dicembre 2011)
Sistemi idrici e verde nell'area vasta (6,7 M)
Matteo Pedaso
Pianificatore, Land Group
(Modena, 15 dicembre 2011)
Città nel climate change: strumenti per l'adattamento alla scala urbana
Francesco Musco
Architetto urbanista, IUAV
Green city: il verde urbano nell'adattamento (605 k)
Andrea Di Paolo
Agronomo
(Modena, 15 dicembre 2011)
Verso un piano di adattamento per la città di Ancona: il progetto ACT (4 M)
Marco Cardinaletti
Comune di Ancona
(Modena, 15 dicembre 2011)
Adattamento e governo del territorio
Giovanni Fini
Ingegnere, INU
(Modena, 15 dicembre 2011)