Atlante storico ambientale urbano di Modena
Obiettivi dell’Atlante sono l’informazione ai cittadini resa in forma accessibile, lo sviluppo della conoscenza sui processi di trasformazione del territorio e sull’eredità storico-ambientale, il supporto alla pianificazione finalizzata allo sviluppo sostenibile della città. Gli esiti delle ricerche e gli elaborati originali pubblicati nel volume, insieme a saggi e commenti, sono stati implementati nella versione web dell'Atlante, disponibile dalla home page del sito.
L'approccio multi e interdisciplinare ha visto il coinvolgimento di storici, geologi e geomorfologi, esperti ambientali, urbanisti. Un particolare contributo scientifico è stato espresso dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Modena-Reggio Emilia e dall'Istituto per i Beni Ambientali, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
L’atlante è realizzato seguendo l'impostazione dei sistemi GIS (Geographical Information System) o in italiano SIT (Sistema Informativo Territoriale), che consentono di rendere disponibili attraverso cartografie e di coordinare tra loro numerose tipologie di dati. Con questi strumenti è possibile implementare, in un contesto interdisciplinare, la conoscenza di fenomeni complessi, come quelli proposti. Particolare lavoro ha infatti richiesto la traduzione in mappe di diversi temi storico-urbanistico-ambientali.
Il volume propone testi e ricerche a cura di: V. Boraldi, A. Cardarelli, D. Castaldini, M. Cattini, E. Guidoni, M. Panizza, M. Pellegrini, S. Pezzoli, B. Secchi, M. Stancari, P. Viganò.
Le ricerche e le elaborazioni cartografiche e dei dati sono a cura di: M. Cattani, A. Costa, F. Cutugno, L. Fabian, W. Gheduzzi, C. Giusti, L. Guerra, D. Labate, A. M. Manzieri, B. Notari, S. Pellegrini, D. Piacentini, S. Righi, P. Rossi, D. Sesti, S. Zanni, G. Zini, A. Zolla.
Il volume e la versione web dell'atlante sono stati realizzati con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Ambientali e dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Modena e sono stati sostenuti da un contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.