Mulini nuovi
via Strada Attiraglio 133
Prima metà del XVI secolo (impianto originario)
Seconda metà XIX secolo (ampliamenti)
Figura 1 - Vista dello stato attuale del complesso. (Foto V. Bulgarelli)
Attivo dalla prima metà del XVI secolo, l’impianto ancora in funzione è tra i più longevi in Italia e costituisce un land mark storico del territorio, esempio del vitale legame tra campagna e industria di trasformazione dei prodotti agricoli. L’omonima località, costituita da case, spaccio cooperativo, scuole elementari e luoghi di incontro, come la storica casa del popolo, confermano la sua rilevanza economica e sociale. Gestito oggi da Molini Industriali SpA, produce farine con diversi marchi di aziende molitorie incorporate.
La frammentata proprietà privata, riunificata nel 1857 dallo Stato Estense, diventa, dopo l’unità d’Italia, parte del Regio Demanio e nel 1864 viene nuovamente ceduta a privati tramite un’asta. Acquistato nel 1875 dai fratelli Giovanni e Federico Ballarini di Bologna, nel 1890 passa ad Antonio Turri. Agli inizi del Novecento, il nuovo proprietario Marcello Costato interviene sugli impianti, costruendo la casa del custode e, nel 1933, un’ampia residenza privata su progetto dell’ingegnere Paolo Costato. Di fronte allo stabilimento, l’azienda costruisce nel 1937 l’asilo infantile.
Le continue trasformazioni e aggiunte operate nel tempo, hanno portato alla costituzione di un campionario dell’architettura industriale dell’Ottocento e del Novecento: specchio del cambiamento delle tecniche di produzione e della forza motrice impiegata, da quella idraulica a quella elettrica.
Il complesso è composto da diversi corpi di fabbrica, tra i quali spicca l’alto blocco centrale dagli ampi volumi, costruito interamente in mattoni a vista, secondo una consuetudine dell’edilizia produttiva locale. Gli edifici hanno via via perso la loro riconoscibilità iniziale conformandosi secondo i canoni più usuali della architettura industriale recente.
Figura 2 - Vista aerea della località Mulini Nuovi negli anni Sessanta. (www.quartierecrocetta.it)
Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, Ornato, 1933/167.
A. Manicardi, A. Onofri, Il più bel fior ne coglie. Mulini ad acqua nella provincia di Modena, Modena, Azienda
municipalizzata del Comune di Modena, 1990.
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