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Impianto intermodale SAIMA - AVANDERO S.p.A.

via V. Brigatti 25

1996, 1999

Franco Lipparini

Gli edifici per l’impianto ad alta specializzazione tecnologica con magazzino auto motorizzato realizzato tra il 1996 e il 1999 da Franco Lipparini si configurano come l’involucro di un complesso macchinario utile all’automazione dei processi di immagazzinamento delle parti di ricambio Ferrari. La casa automobilistica, decide infatti a metà degli anni Novanta, di scorporare dalla sede questa attività, affidandola all’azienda specializzata in logistica e trasporti che da questo centro, distribuisce in tutto il mondo. A un così innovativo apparato tecnologico corrisponde un’architettura risolta attraverso la massima semplificazione formale e tecnologica: una struttura in cemento armato sostiene una copertura e un tamponamento prefabbricati nella quale si distinguono – lungo i quasi 220 metri del lato maggiore dello stabilimento – i due corpi posti in testata: uno corrispondente a un alto volume necessario a ospitare i macchinari e l’altro ospitante, invece, l’area dedicata agli uffici.

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Figura 1 - Dettaglio della palazzina uffici. (Foto, Lipparini architetti studio associato)

Il primo è un corpo di altezza 20 metri, che all’interno racchiude gli impianti più all’avanguardia per lo stoccaggio delle merci, distribuibili in 6400 ripiani e movimentati da quattro macchine in grado di compiere 500 operazioni all’ora. Accanto a questo, altri spazi sono destinati all’immagazzinamento di parti differenti, dalla minuteria (raccolta in scaffali a “cassetti” in un volume di 12 mq per 9 di altezza), alle intere carrozzerie delle autovetture, fino al materiale promozionale e commerciale.
Se questo volume vede prevalere il dato tecnologico interno, sul trattamento formale esterno, delegato alla sola lunga fascia colorata posta sulla sommità dell’edificio che cinge il corpo dei magazzini, il più basso destinato agli uffici, invece, è quello che mostra la più approfondita ricerca formale. Contraddistinto dalle lunghe fasce delle finestre a nastro, che si fondono alle estremità del fabbricato con i volumi cilindrici che ospitano vani di servizio e gli impianti di risalita, esso costituisce l’accesso principale al fabbricato.

Figura 2 - Prospetto sud della palazzina uffici. (Lipparini architetti studio associato)


Fonti archivistiche e bibliografiche

Studio associato Lipparini Architetti Modena.

 

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