Casa laboratorio A. Bertoni
viale A. Tassoni 13/15, via G. Campori 4
1926
Cesare Bertoni
La Casa Laboratorio Augusto Bertoni e figli realizzata nel 1926 su progetto dell’arch. Cesare Bertoni, noto in città per il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, viene concepita come unico edificio costituito da due corpi: uno composto dal solo piano terra destinato a ospitare il laboratorio per la lavorazione di cuoi e pellami pregiati e l’altro, che si sviluppa su due piani oltre il piano terra, che è l’abitazione, costituita da due ampi appartamenti.
Figura 1 - Prospetto e pianta del progetto originale, 1926. (ASCMO, foto P. Pugnaghi)
L’angolo tra viale A. Tassoni e via G. Campori è occupato dalla casa e il laboratorio, di dimensioni modeste, è collocato sul fronte di viale A. Tassoni. La componente residenziale posta sul fronte del viale segna l’edificio. Rispetto ad altri analoghi esempi modenesi nei quali l’articolazione dei volumi è resa attraverso un linguaggio con elementi neomedievali e un paramento in mattoni a vista, in questo caso, invece, un linguaggio maggiormente semplificato e lineare e una decorazione realizzata in cemento e poi intonacata definisce un corpo edilizio di identiche disposizione e volume. Sopra un piano terra che unifica i due volumi si impostano i piani superiori scanditi da semplici paraste e da finestre con archi a tutto sesto. Come nel caso dello Stabilimento Tipografico dei Fratelli Mucchi (1910) è la componente residenziale a prevalere e a dettare il linguaggio e, probabilmente a giustificare la collocazione in una delle aree pregiate dello sviluppo urbano
modenese a levante della cinta muraria. Il laboratorio è attualmente destinato a uffici.
Figura 2 - Vista dello stato attuale dell’edificio da viale A. Tassoni. (Foto V. Bulgarelli)
Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, Ornato, 1926/264.
ASCMO, Ornato, 1926/1146.
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