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Tempio monumentale ai caduti - Parrocchia San Giuseppe

piazzale Natale Bruni
1923-1929
Domenico Barbanti, Achille Casanova (opere artistiche)
Riferimento Mappa: 10

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1. Veduta aerea dell’area del Tempio a seguito dell’inaugurazione

 

Domenico Barbanti, ingegnere capo del Comune, con la collaborazione di Achille Casanova, artista minerbiese già noto per la decorazione di importanti architetture “liberty” in regione, è il progettista del Tempio Monumentale ai Caduti, la cui costruzione finanziata da una sottoscrizione pubblica venne promossa all’indomani della Grande Guerra dall’arcivescovo mons. Natale Bruni. La prima pietra fu posta nel 1923 alla presenza di Vittorio Emanuele III. L’impianto generale è a croce greca, intersecata con un quadrato sui cui spigoli poggiano quattro torrette a pianta ottagonale sormontate da cupole. A dominare l’intera composizione è una grande cupola con lanterna, impostata su un alto tamburo alleggerito da una serie di slanciate monofore, analoghe a quelle che si aprono lungo le absidi e ai lati della facciata. Il linguaggio adottato si pone nel solco di un sobrio eclettismo. Il laterizio a vista con inserti marmorei, gli archetti pensili ripetuti su tutto il perimetro, il rosone centrale, il protiro contratto con il tetto a capanna, hanno tutti come matrice dominante la tradizione del Romanico emiliano.
La costruzione fu interrotta più volte, a causa di una cronica carenza di fondi, e il Tempio poté essere inaugurato solo il 3 novembre 1929, quando fu completata l’iscrizione nella cripta, sui pilastri e sulle pareti dei 7.300 militari modenesi caduti in guerra. Dopo la morte avvenuta nel 1926, si decise inoltre di tumulare al suo interno l’arcivescovo Natale Bruni, il cui ritratto funebre è opera di Giuseppe Graziosi, mentre i bassorilievi ai lati del portale, collocati peraltro solo nel 1932 a inaugurazione già avvenuta, rappresentanti scene di santi e della Passione di Cristo, sono opera di Adamo e Rubens Pedrazzi.

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2. La cupola del Tempio Monumentale

 

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3. Piazzale Natale Bruni dopo la sistemazione degli anni Trenta


 

 

 

Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, A.A., 1930, F. 1284, LL.PP.
ASCMO, A.A., a. 1938, F. 1567, Contratti Archivio Arcivescovile di Modena-Nonantola (filza I, cartelle A, B, C, D, E, F)
G. Muzzioli, Le trasformazioni urbanistiche, in Id., Modena, Laterza, Roma-Bari 1993, pp. 131-133.
G. Bertuzzi, Modena Nuova. L’espansione urbana dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. Lineamenti, Aedes Muratoriana, Modena 1995, pp. 211-238.

Fonti immagini e fotografie
1. Immagine d’epoca: Deputazione di Storia Patria. Archivio fotografico.
2. Disegno esecutivo: BPMO, Archivio Franca Stagi, Progetti di lavoro nello studio di via San Salvatore, busta 64, fasc.1.
3. Foto: Claudio Fornaciari

 

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