Scuola Elementare "Edmondo De Amicis" e Scuola Elementare "Cesare Costa"
Scuola Elementare "Edmondo De Amicis"
viale Caduti in Guerra 82
1911
Emilio Giorgi
Riferimento mappa: 5a
Scuola Elementare "Cesare Costa"
via Cesare Costa 79
1928
Antonio Zaccaria (Ufficio Tecnico, Comune di Modena)
Riferimento mappa: 5b
1. Vista della scuola “De Amicis” dall’orto botanico di viale Regina Margherita
Edificato sull’allora viale Regina Margherita, l’edificio dota di un servizio fondamentale l’area d’espansione a est del centro storico. La scuola costituisce il primo esempio d’edificio modenese realizzato a seguito della legge Orlando (1904), che prolunga di due anni l’obbligo di frequenza scolastica. Ciò impone ai Comuni l’edificazione di edifici scolastici capaci di ospitare alunni fino alla quarta classe. Oltre alle scuole “De Amicis”, si pianifica la costruzione di altre due, intitolate a G. Campori e G. Pascoli, rispettivamente a servizio della parte nord e sud della città, da edificarsi seguendo un modello di fabbricato simile.
L’edificio viene concepito come un unico blocco, dall’accentuato sviluppo orizzontale separato all’interno da un setto murario che divide l’ala maschile da quella femminile, ciascuna accessibile dalle due ali simmetriche laterali in cui si trovano le scale. L’adeguamento degli edifici scolastici alla nuova legislazione e l’aumento della dotazione di servizi voluta dal Piano del 1925 hanno mutato mediante una sopraelevazione l’aspetto originale dell’edificio. Appartiene a questo periodo la scuola dell’infanzia “Cesare Costa” del 1928, in località San Cataldo, fino agli anni Settanta destinata a scuola elementare.
Progettato dall’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico del Comune Antonio Zaccaria, l’edificio è costruito sul modello della scuola “Pizzigoni” di Milano, ritenuta all’avanguardia tanto dal punto di vista architettonico in stile umbertino, quanto da quello pedagogico. Il modello è pensato per essere riproposto in diverse versioni a quattro, cinque e sei aule, che mantengono l’impianto generale basato sull’importanza degli spazi verdi e sullo studio del dimensionamento e della collocazione delle aule al fine di sfruttare al meglio ombreggiamenti, luce e aria. Ora ospita una scuola dell’infanzia comunale.
2. Progetto dell’ing. Zaccaria per un fabbricato scolastico nel forese
3. Scuola elementare ”Cesare Costa” ora asilo nido
Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, Atti a stampa provvedimenti podestarili, pp. 200-203.
ASCMO, Atti dell’Amministrazione, “Proprietà 1935” 3/BI, filze 1468.Fonti immagini e fotografie
Cento anni delle De Amicis, cento anni della Città, volume stampato in occasione del centenario della scuola, 2011.
G. Bertuzzi, Modena Nuova. L’espansione urbana dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. Lineamenti, Aedes Muratoriana, Modena 1995, pp. 49-59.
A. Maglio, La legge Coppino, l’obbligo scolastico e la costruzione delle scuole, in Architettare l’Unità. Architetture e istituzioni nelle città della nuova italia, 1861-1911. Biblioteca dell’Unità d’Italia, Catalogo della mostra, pp. 267-277.
Fonti immagini e fotografie
1. Immagine d’epoca: in, A. Borsari, C. Ghelfi Roncone (a cura di), Visita alla città nel tempo. Modena dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale attraverso la cartolina illustrata, Comune di Modena, Assessorato alla Cultura, Archivio Storico. COOPTIP, Modena, 1981, p. 145.
2. Disegni di scuola nel forese: ASCMO, Atti di Amministrazione Generale, “Proprietà” 1935, 3 B/I, filza 1468, cartella “Progetto”, fascicolo “ Progetto di un fabbricato scolastico in villa S.Cataldo, tipo a 4 aule”, “Allegato 7, Disegni”.
3. Foto: Vanni Bulgarelli
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