Foro Boario ristrutturazione

via Jacopo Berengario 51
1998
Franca Stagi
Riferimento mappa: 85

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1. Prospetto, sezione e pianta della parte settentrionale dell’edificio, nella nuova sistemazione

 

Alla fine degli anni Ottanta l’Università di Modena decide il trasferimento della sede della Facoltà di Economia, sorta nel 1968, dai locali situati presso il “Direzionale ’70” al fabbricato del Foro Boario. L’edificio, per le sue caratteristiche architettoniche, risulta particolarmente adatto a questo tipo di riconversione; inoltre l’intervento intende, attraverso un più ampio progetto di riqualificazione, far fronte alla situazione di degrado dell’area, che oggi conosce, anche grazie a questo progetto, una fase di grande vitalità. Il sito è uno dei più rappresentativi della città come spazio destinato al tempo libero, ottenuto con l’abbattimento del baluardo della Cittadella alla fine del Settecento. Nel 1833, per volontà di Francesco IV d’Este, consolida la sua vocazione di luogo destinato alla contrattazione del bestiame, con la costruzione del “Grande portico di piazza d’armi”, realizzato da Francesco Vandelli. Il sovradimensionamento dell’edificio e la sua stessa struttura formale sono il segno della volontà del duca di lasciare un segno forte nell’immagine urbana, definendo nettamente il limite tra il centro storico della città e l’area della ex Cittadella. La Facoltà di Economia costituisce l’ultimo passaggio di una sequenza di destinazioni d’uso che si sono susseguite, da caserma, a deposito di granaglie, a sede dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa. Dopo la fase progettuale durata dal 1980 al 1983, la realizzazione a opera del Consorzio Cooperative Costruzioni tramite la Società “Foro Boario” si protrae fino alla metà degli anni Novanta. Si intende come prima cosa ripristinare le originarie spazialità, scegliendo di mantenere l’unità dell’edificio, conservando i tre elementi che ne segnano il carattere. Nell’alto corpo centrale sopra il portico viene localizzata l’aula magna, suddivisibile in aule più piccole grazie a un sistema di pareti mobili, mentre alle estremità si trovano i vani scala e alcune sale riunioni e aule. Le ali laterali su due piani sono servite da ballatoi metallici sostenuti dai pilastri centrali che valorizzano l’infilata prospettica costituita dalla ripetizione delle diciassette campate. Vi si trovano la biblioteca, uno spazio espositivo al piano terra e gli uffici del personale docente e non docente. La necessità di inserimento di un programma funzionale richiedente una grande superficie ha reso necessario l’abbandono dell’idea, contenuta nelle prime ipotesi progettuali, di ripristinare l’apertura delle arcate del piano terra come nell’originale edificio.

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2. L’interno con i nuovi soppalchi

 

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3. Foro Boario e Parco Novi Sad

 



Fonti archivistiche e bibliografiche
BPMO, Archivio Franca Stagi; tubo 33 e 82.
F. Stagi e P. Curti (a cura di) Il grande porticato di Piazza d’Armi: Foro Boario di Modena, sede della Facoltà di economia Marco Biagi, Universitá degli studi di Modena e Reggio Emilia, Franco Cosimo Panini, Modena 2008.
V. Borghi, A. Borsari, G. Leoni (a cura di), Il campo della cultura a Modena: storia, luoghi e sfera pubblica, Mimesis, Milano-Udine 2011.

Fonti immagini e fotografie
1. Piante e prospetti: ll grande porticato di Piazza d’Armi, cit., p. 113.
2. Foto: Vanni Bulgarelli
3. Foto: Ernesto Tuliozi

 

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