Complesso residenziale Terzo Comprensorio PEEP
via Terranova, via Arezzo, via Carlo Casalegno, via Piersanti Mattarella
1981
Tullio Zini e Carlo Trevisi con Nillo Galanti, Silvano Piccinini (vincitori concorso)
1982
Tullio Zini e Carlo Trevisi con Nillo Galanti, Silvano Piccinini, Gianni Mussi (piano urbanistico)
1982
Gaetano Venturelli, Nillo Galanti, Francesco Gentilini, Tullio Zini, Andrea Girini, Tiziano Lugli, Carlo Trevisi (progetti architettonici)
Riferimento Mappa: 80
1. Vista della grande corte sul retro
Commissionato dallo IACP modenese grazie ai finanziamenti del “piano decennale” resi possibili dalla legge 457/78, il complesso residenziale si inserisce nell’ambito del secondo stralcio (il primo è del 1978-1980) del 3° comprensorio PEEP in zona Morane. Progettato dall’architetto Tullio Zini, a seguito del concorso bandito dal Comune di Modena, è stato realizzato dalle imprese Edilfer srl, Edil Montanari srl, Sgarbi Impresa Edile srl. L’impianto planimetrico è di estrema semplicità e regolarità. Si incarica esplicitamente di imporre un disegno urbano all’area, non limitandosi al solo progetto delle abitazioni, fatto questo inconsueto per la città, invece presente in altre realtà oggetto delle sperimentazioni di importanti architetti, si pensi ad esempio alle opere di Vittorio Gregotti. Esso si compone di grandi corpi di fabbrica a corte, disposti lungo i perimetri dei lotti, che creano cortine continue lungo i fronti strada e lasciano grandi spazi verdi all’interno.
Il fronte principale di quattro piani, affacciato lungo i percorsi, è studiato per rapportarsi con la dimensione urbana, mentre le ali laterali più basse si misurano con gli spazi aperti verdi. Interessante la composizione dei prospetti, in cui attraverso un arretramento dei muri di tamponamento si crea un gioco di volumi a rompere la monotonia della grande lunghezza dei fronti. Il lavoro di sottrazione di parti di volume è accentuato anche dall’uso di logge e dalle fenditure a tutta altezza che segnano i vani scala e del portico al piano terra. Internamente la distribuzione dei vari alloggi avviene mediante corpi scala che servono due o tre abitazioni. Queste occupano tutta la larghezza del corpo di fabbrica e sono suddivise in tre fasce. Al centro i servizi e il corridoio di distribuzione, verso il fronte strada sono localizzati invece gli ingressi, gli spazi del soggiorno/cucina e del salotto, mentre verso i giardini si trovano le camere da letto.
2. Planimetria generale dell’insediamento
Fonti archivistiche e bibliografiche
Archivio ACER, b. 1 ufficio tecnico, L. 513/77, faldoni 14/1-4.
Archivio ACER b. 1 ufficio tecnico, L. 457/78, faldoni 30/1-6.
G. Leoni, S. Maffei (a cura di), La casa popolare, storia istituzionale e storia quotidiana dello IACP, 1907-1997, Electa, Milano 1998, pp. 112-113.
Fonti immagini e fotografie
1. Foto: Vanni Bulgarelli
2. Planimetria: in, G. Leoni, S. Maffei (a cura di), La casa popolare, storia istituzionale e storia quotidiana dello IACP, cit., p. 113.
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