14/03/2025

MALTEMPO OTTOBRE, “IL GOVERNO ATTIVI PROCEDURE PER RIMBORSI”

L’assessore Guerzoni ha risposto all’interrogazione del consigliere Barani (FdI): “Tutti i soggetti coinvolti hanno lavorato in sinergia per affrontare l’emergenza”

“A oggi non sono ancora state pubblicate le disposizioni relative ai contributi per privati e attività produttive che hanno subito danni per i fatti di ottobre. Il Governo ha riconosciuto che tali danni saranno risarciti, ora serve però che le relative disponibilità economiche siano rese operative”.

Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile Giulio Guerzoni nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 13 marzo rispondendo all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere Paolo Barani (FdI) sulle previsioni di allerta meteo, interventi e misure di prevenzione danni alle abitazioni private o attività commerciali con riferimento agli eventi meteorologici dello scorso ottobre. Il consigliere, in particolare, ha chiesto se sono state adottate misure, mezzi e strumenti di prevenzione degli allagamenti al fine di tutelare i cittadini, le loro abitazioni o attività commerciali, oltre alle due ordinanze del 18 e 20 ottobre, rispettivamente per la chiusura delle attività scolastiche e per l’evacuazione dei cittadini presenti in alcune abitazioni private poste in via Nonantolana.

L’assessore Guerzoni ha spiegato che “la gestione dell’emergenza maltempo di ottobre 2024, caratterizzata da allerta rossa idraulica per la nostra zona, ha visto l’intero sistema di Protezione Civile – di cui fa parte l’Amministrazione comunale – seguire scrupolosamente tutte le procedure di allertamento e le relative azioni di comunicazione alla popolazione, basandosi sulle previsioni meteo comunicate dal Centro Operativo Arpae della Regione Emilia-Romagna. Attraverso la piattaforma Nowtice – ha proseguito – e tutti gli altri canali di informazione previsti dal Piano di Protezione civile (media tradizionali, portale web istituzionale, social, informazione sul campo) è stata anche avvertita la popolazione in merito ai pericoli di allagamenti”.

L’assessore ha comunicato che la Prefettura ha convocato il Centro Coordinamento Soccorso (Ccs) e tutte le Istituzioni coinvolte si sono ritrovate presso la sala operativa del Centro unificato provinciale di Protezione civile di Marzaglia, che è stata predisposta l’apertura della Sala operativa provinciale (Sopi) ed è stato attivato il Centro operativo comunale (Coc). “Ccs, Sopi e Coc – ha precisato Guerzoni – sono rimasti attivi e operativi fino al 22 ottobre garantendo la presenza e il coordinamento di tutti i soggetti preposti alla gestione dell’emergenza, favorendo le attività di soccorso tecnico urgente, coordinando interventi da effettuarsi in sinergia tra enti e garantendo prontezza di risposta alle criticità rilevate. Sono state portate avanti – ha proseguito – azioni di monitoraggio e interventi di manutenzione straordinaria della rete idrografica per garantire capacità di scolo e sono stati adottati i presidi possibili per minimizzare gli effetti di quantitativi di pioggia di straordinaria intensità in poco tempo, grazie all’attività del volontariato di Protezione civile”.

L’assessore ha poi fatto il quadro dell’iter giuridico e amministrativo dello Stato di emergenza e delle richieste di rimborso danni: “Il quadro normativo di Protezione civile è molto puntuale, verticale e centralizzato dal livello nazionale nei confronti delle Regioni. Dopo l’evento – ha spiegato Guerzoni – con delibera del Consiglio dei ministri è stata pubblicata la dichiarazione dello Stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici e il Comune di Modena ha partecipato alla prima ricognizione richiesta dalla Regione. Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha approvato le prime disposizioni per gli interventi urgenti e con Decreto del Presidente della Regione è stato approvato il primo stralcio del piano di interventi urgenti. A seguito di questo primo intervento sul fronte pubblico, se ne attende un secondo per gli interventi pubblici sul territorio sulla base dei fabbisogni indicati dal sistema di Protezione Civile”.

Dopo la trasformazione in interpellanza, per il Pd Gianluca Fanti ha sostenuto l’importanza di proseguire gli interventi sui bacini del Secchia e del Panaro “che presentano un quadro ancora complesso e pericoloso”. In particolare, “occorre continuare a investire in sicurezza, e per questo servono molte risorse, puntando a una semplificazione burocratica”. Fabia Giordano ha sottolineato il “grande senso di responsabilità” del Comune nell’attivare strumenti che avvisano i cittadini su rischi e pericoli: “Tutte le istituzioni coinvolte collaborano sempre al massimo per una operatività attiva e tempestiva, soprattutto per eventuali soccorsi”. Per Alberto Bignardi “se si va sott’acqua non è colpa di Aipo: dobbiamo renderci conto che c’è un cambiamento climatico in atto, con precipitazioni sempre più frequenti”. Il consigliere ha quindi evidenziato che “durante l’emergenza di ottobre l’Amministrazione ha avviato tutte le azioni necessarie per la sua gestione. Restiamo invece in attesa – ha aggiunto – delle disposizioni governative per poter dare seguito alle richieste di rimborso danni”.

Per Paolo Ballestrazzi (Pri-Azione-Sl) “bisognerebbe trovare un momento di sintesi in Consiglio per inquadrare davvero la questione, ovvero avere la consapevolezza politica di dire ai cittadini cosa fare”. Per il consigliere “o si realizza il parco fluviale o le casse di espansione, perché tutte e due non vanno bene. Ma occorre un’autorità politica in Regione che prenda decisioni e che vada oltre Aipo”.

Parlando di “alcuni aspetti critici nelle fasi progettuali emersi in Commissione”, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha sostenuto la necessità di avere, oltre la sala operativa integrata di Marzaglia, “anche un centro di coordinamento autonomo per la parte idraulica, per avere qualcosa di dinamico e strutturato che in condizione di difficoltà possa velocizzare gli interventi, come l'attivazione delle paratie”.

Anche Elisa Rossini di FdI ha manifestato “preoccupazione” in riferimento alla Cassa di espansione del Secchia: “La sensazione è che siamo ancora anni luce lontani dall’essere in sicurezza, con un ritardo della Regione nel mettere in campo le opere necessarie”. Per la consigliera, “non ci si può nascondere sempre dietro al cambiamento climatico: se oggi non riusciamo ad affrontare certe problematiche è perché alcuni interventi non sono stati eseguiti in passato”.

In replica, Paolo Barani ha parlato di “ricostruzione ampollosa degli eventi da parte dell’assessore che, di fatto, non ha risposto a una interrogazione puntuale”. Per il consigliere, “è vero, bisognerebbe trovare una sintesi per dare indicazioni precise ai cittadini, come viene fatto da altri Comuni. Voi, invece, non avete fatto nulla, anzi avete fatto danni: bastava organizzare un’adeguata distribuzione di sacchi di sabbia alla popolazione per salvaguardare i cittadini”.

In replica, l’assessore Guerzoni ha chiarito che “i sacchi servono a poco quando l’acqua arriva da sotto”, che la distribuzione è stata preventiva e che “sono state attivate dal Comune tutte le procedure previste, con il risultato di avere nessun danno alle persone”. Per l’assessore, quindi, occorre “uscire dalla propaganda e dai cliché della politica: per andare avanti bisogna cambiare le norme su semplificazione e controllo del territorio, prendendo risorse in Europa. È necessario lavorare insieme con un serio pressing politico per la realizzazione di opere che tengano insieme mitigazione, adattamento e rispetto dell’ambiente”.

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