17/03/2025

AFFITTI TURISTICI, “IL COMUNE C’È MA SERVONO NORME”

“Controlli aumentati e mappatura degli alloggi tra le azioni intraprese, in attesa di ricevere misure nazionali”. L’assessore Bortolamasi risponde all’interrogazione di Modena per Modena

Mappatura degli alloggi per affitti brevi e potenziamento dei controlli (aumentanti nell’ultimo triennio), con anche l’obiettivo di riponderare i livelli della tassa di soggiorno e regolamentare le locazioni nelle zone Peep, interrompendo pratiche speculative in condomini di natura abitativa sociale. Sono le principali azioni, in fase di ulteriore sviluppo, intraprese dal Comune di Modena in attesa di norme nazionali che regolamentino gli affitti turistici.

Lo ha spiegato in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 13 marzo, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, rispondendo all’interrogazione di Maria Grazia Modena (Modena per Modena) che chiedeva numeri, controlli ed eventuali sanzioni, nell’ultimo triennio, per strutture adibite a locazioni a uso turistico nel territorio comunale.

Nel suo intervento, Bortolamasi ha ricordato la crescita esponenziale del turismo a Modena correlata anche all’aumento dell’offerta degli appartamenti turistici: “Un fenomeno che occorre governare, proseguendo la sinergia strategica con le associazioni di categoria, in modo da integrarlo al tessuto urbano, contribuendo alla crescita economica della città senza snaturarla”.

L’assessore ha tuttavia evidenziato l’urgenza di regole nazionali e per questo il Comune “è in contatto con la rete dei principali Enti locali attivi per richiederle, in modo che le città possano applicare misure equilibrate e sostenibili, consentendo di bilanciare esigenze del turismo con quelle dei residenti”.

Nel frattempo, l’Amministrazione si è attivata già dai primi mesi della nuova legislatura per intervenire su diversi fronti, a partire dal potenziamento dei controlli delle strutture, progressivamente aumentati nell’ultimo triennio (26 nel 2022, 41 nel 2023 e 78 nel 2024); si tratta, nello specifico, di accertamenti condotti in collaborazione tra il Nucleo commercio della Polizia locale di Modena e lo Sportello unico per le attività produttive, con anche l’intervento del Nucleo antievasione. In particolare, nel 2022 sono state accertate sette violazioni (per un totale di 3.500 euro) per attività di b&b abusiva, con l’invio di sette segnalazioni all’Agenzia delle Entrate; otto, invece, le violazioni nel 2023 (per un totale di 4mila euro) sempre per attività abusiva di b&b, con otto segnalazioni all’Agenzia delle entrate; infine, nel 2024, rilevate sette violazioni (per un totale di 7mila euro) per mancata comunicazione di ospitalità stranieri alla Questura, più una violazione dell’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Evidenziando quindi la necessità di attivare un monitoraggio sul più ampio sistema di accoglienza turistica (e non solo sugli affitti brevi), Bortolamasi ha ricordato la presentazione di un’indagine sull’andamento turistico del territorio negli ultimi dieci anni, che include anche una “prima riflessione” sull’andamento della “sharing hospitality”. L’assessore ha specificato che sono gli immobili immessi sul mercato da privati, per un periodo limitato, senza forma di impresa, a sfuggire in parte alla mappatura, alla fiscalità e agli adempimenti generali sulle statistiche turistiche: “Una problematica – ha puntualizzato – che potrà essere superata con il Cin, il Codice identificativo nazionale, obbligatorio (una volta entrato a regime) per tutte le strutture ricettive turistiche e per ciascun immobile destinato a locazione breve o finalità turistiche”.

Bortolamasi ha quindi chiarito che “sono circa 700 le camere a Modena messe a disposizione a vario titolo per l’affitto breve (di cui circa la metà gestite in forma imprenditoriale); una percentuale nell’ordine del 2-3 per cento rispetto al volume complessivo (oltre 22 mila) degli alloggi in affitto ordinario sul territorio comunale, e che pertanto concorre solo in misura marginale a generare tensione abitativa sul mercato immobiliare: un aspetto che vogliamo contrastare radicalmente con il Piano Casa”.

Infine, ha indicato due prossimi obiettivi del Comune, ovvero “riponderare” i livelli della tassa di soggiorno (“per un’azione perequativa tra sistema alberghiero ed extralberghiero con particolare riferimento agli affitti brevi”) e regolamentare in modo specifico l’affitto breve nelle zone Peep, interrompendo così pratiche speculative in condomini nati con una natura abitativa spiccatamente sociale ed evitare di snaturare la tipologia residenziale”.

Dopo la trasformazione in interpellanza, per il Pd è intervenuto Alberto Bignardi che ha parlato di “percorso strutturato di controllo e regolamentazione avviato dall’Amministrazione allo scopo di ottenere un turismo sostenibile, regolamentato e sicuro, che contribuisca alla crescita della città senza speculazioni immobiliari o squilibri”. Per Federica Di Padova “la crescita del turismo a Modena è un fenomeno più che positivo, ma che bisogna governare affinché il centro storico non diventi un mero parco giochi a cielo aperto, a scapito di un’identità urbana più ampia e articolata da valorizzare, anche in modo diffuso e integrato tra le diverse aree”.

In replica, Maria Grazia Modena si è detta “soddisfatta per la risposta esaustiva e completa, densa di informazioni importanti”.

In conclusione, l’assessore Bortolamasi ha precisato che “Modena non rischia l’effetto overtourism, ma bisogna comunque governare il fenomeno della trasformazione del centro storico”. Per questo motivo “stiamo lavorando a un hub urbano che porti attenzione in quest’area, non solo in ambito commerciale, in modo da garantire e mantenere un ecosistema che tenga conto anche della delicatezza del patrimonio storico, artistico e culturale”.

 

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