L’interrogazione sulla zona Tempio e sull’ex parcheggio Manzo del consigliere Ferdinando Pulitanò (Fratelli d’Italia), alla quale ha risposto l’assessora alla Sicurezza urbana integrata Alessandra Camporota, è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Stefano Manicardi (Pd). Il consigliere ha esordito ricordando come la riqualificazione dell’illuminazione abbia aumentato la sicurezza e la vivibilità dell’area e “l’impegno dell’amministrazione per garantire la sicurezza dei cittadini grazie al lavoro quotidiano e costante delle Forze dell’ordine”. Manicardi, quindi, ha sottolineato quanto sia importante che “i cittadini denuncino: la denuncia, infatti, non è solo fine a sé stessa ma fornisce alle Forze dell’ordine e alle istituzioni le indicazioni necessarie per definire al meglio gli strumenti di intervento”. Per Federica Di Padova (Pd) “ha stancato la litania per cui la sicurezza sarebbe cara solo alla destra: le sicurezze dei nostri cittadini, soprattutto dei più fragili, sono una nostra priorità e lo abbiamo dimostrato promuovendo negli ultimi cinque anni molte azioni di sicurezza. Abbiamo anche fatto molte richieste a Roma – ha ricordato – e forse potremmo portarle avanti insieme perché la sicurezza è dei cittadini e non è una questione ideologica”.
Per Fratelli d’Italia, il capogruppo Luca Negrini ha affermato che “il primo dei problemi è che siamo arrivati al punto che i cittadini pensano che non valga la pena di sporgere denuncia. La sicurezza a Modena è un problema, lo dicono i dati. Al netto del facile gioco delle competenze, e siamo tutti dell’idea – ha aggiunto – che lo Stato abbia competenze specifiche, rimane il fatto che la sicurezza è una competenza comunale e che la Polizia locale non è ben gestita e gli agenti hanno mansioni che non dovrebbero avere”. Le sei aree critiche evidenziate dal sindaco, ha proseguito ancora il consigliere, “sono le stesse riportate nella nostra mappa del degrado di anni fa: stiamo rischiando molto, ci sono episodi pericolosi quotidianamente. Dobbiamo tutti avere attenzione su questa situazione”.
Secondo Giovanni Bertoldi (Lega Modena) “le misure adottate non sono mai risolutive: le cose vanno meglio per qualche mese e poi si ritorna al punto di partenza. Ci vuole un cambio di passo perché la situazione sta peggiorando”. Il consigliere ha espresso apprezzamento per l’aumento delle pattuglie delle forze di Polizia, auspicando che aumentino anche quelle di Carabinieri e Polizia locale, chiedendo nuovamente “un radicale cambio di passo: come cittadini non vogliamo cambiare le nostre abitudini a causa della criminalità”.
In replica, il consigliere Pulitanò si è dichiarato “convinto a metà” della risposta. “È vero – ha proseguito – che l’insicurezza colpisce soprattutto chi non si può difendere, gli ultimi. E da anni noi cerchiamo di stigmatizzare questa situazione, di portare all’attenzione le aree più critiche ma la richiesta di maggior sicurezza da parte del centrodestra è stata definita ‘fumo negli occhi’. In quel quartiere non servono interventi spot, serve una presenza costante sul territorio per far sì che i cittadini si sentano sicuri e per superare i problemi che durano da anni”.
Intervenendo a chiusura del dibattito, l’assessora Camporota ha rimarcato l’importanza di ascoltare e rispettare le istanze dei cittadini: “Cosa che ho cercato sempre di mettere in pratica ascoltando singoli cittadini, comitati di quartiere e gruppi di controllo del vicinato e che sto continuando a fare. Con il sindaco – ha aggiunto – stiamo studiando il modo per aumentare le pattuglie e la presenza di polizia sul territorio, ma la sicurezza si crea anche con il benessere e la coesione sociale e questo va raggiunto insieme”.
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