10/09/2024

QUARTIERI/2 – IL DIBATTITO SULL’ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO

Gli interventi dei consiglieri prima del voto sulla delibera illustrata dall’assessore Ferraresi

Aprendo il dibattito per il Pd, Gianluca Fanti ha sottolineato che il Regolamento è frutto di un percorso che vede nei Quartieri un ponte di raccordo tra amministrazione e singole aree della città: “Si tratta di un capitale sociale da valorizzare anche nelle sue articolazioni più piccole e periferiche”. Il consigliere ha inoltre evidenziato che il Regolamento consente attività più “snelle e incisive” dei Consigli di Quartiere e una maggiore capacità progettuale. “Adottiamo uno strumento innovativo di partecipazione territoriale”, ha affermato Stefano Manicardi che ha parlato di aspetti da migliorare. Il consigliere ha pure auspicato l’iscrizione all’Albo di giovani cittadini: “Può essere per loro un momento di crescita personale e civica, anche al di là del contesto dei partiti”.

Per Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) l’Albo facilita l’individuazione di cittadini che vogliono impegnarsi per la città: “La crisi della democrazia rappresentativa, infatti, va affrontata con una maggiore democrazia partecipativa”. Il consigliere ha quindi rilevato che “sono state create condizioni favorevoli per ampliare il più possibile la partecipazione, utile al decentramento di funzioni”.

“Il Regolamento pone una sfida ai partiti chiamati ad aprirsi per non restare delle cittadelle chiuse”, ha dichiarato Martino Abrate (Avs) secondo cui l’iscrizione all’Albo dei giovani a partire dai 16 anni “può essere una speranza” per accrescere il loro coinvolgimento civico. Il capogruppo ha inoltre definito “interessante” anche la possibilità di iscrizione pure per chi non è italiano: “Significa più inclusione e ulteriore partecipazione”.

Pur dichiarando il voto favorevole del gruppo alla delibera, “nel rispetto del lavoro svolto e delle lodevoli intenzioni”, Paolo Ballestrazzi (Pri-Azione-Sl) ha affermato di “credere” solo alla democrazia diretta, definendo “improponibile” quella delegata: “Questo nuovo strumento – ha aggiunto – non porterà a un aumento della partecipazione”.

Sottolineando il voto a favore della delibera “in continuità con il lavoro svolto dal gruppo nella precedente consiliatura”, Katia Parisi (Modena Civica) ha espresso l’auspicio che il Regolamento possa essere un nuovo strumento in grado di ampliare e sostenere la partecipazione dei cittadini alla vita politica di Modena.

Per Maria Grazia Modena (Modena per Modena) l’Albo è “viziato” dal fatto che sono comunque i partiti a scegliere gli iscritti. La consigliera, quindi, parlando di possibile difficoltà dei cittadini a candidarsi volontariamente, ha indicato nel sorteggio il “metodo più democratico”. Modena ha quindi avanzato all’Assemblea la richiesta, poi ritirata, di votare la questione pregiudiziale che consente, da normativa, di ritirare un oggetto iscritto all’ordine del giorno.

Motivando il voto di astensione del gruppo, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha affermato che il Regolamento ha aspetti positivi come la volontà di intensificare i rapporti tra Consigli di Quartiere, giunta e Consiglio comunale. Tuttavia, ha espresso perplessità sull’Albo, “che rende l’iter di nomina inutilmente complesso dal momento che la titolarità della designazione è dei gruppi consiliari”. Inoltre, ha definito “abbastanza rischiosa” la possibilità di iscrizione all’Albo per chi ha compiuto 16 anni: “I minorenni – ha concluso – dovrebbero essere coinvolti prima in un percorso preparatorio”.

Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) “questo Regolamento è frutto di un lavoro collettivo ed è giusto che vada avanti”. Il consigliere ha evidenziato di condividere le perplessità degli altri gruppi di opposizione, “tuttavia, l’auspicio è che questo strumento porti all’esito sperato, ovvero che i Consigli di Quartiere aiutino a comprendere meglio le istanze provenienti dalle diverse aree della città”.

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