20/09/2024

PARCO DELLA TERRAMARA, “NEI PANNI DI 3.500 ANNI FA”

Domenica 22 settembre, la visita guidata dell’area archeologica segue il filo dell’abbigliamento degli antichi abitanti del villaggio. Al termine laboratorio per bambini

Che aspetto avevano gli abiti indossati dagli uomini e dalle donne che nell’età del bronzo vivevano nella terramara? Con quali tessuti venivano cuciti e quali erano gli accessori che li decoravano? Il modo in cui gli antichi si vestivano e come si prendevano cura della loro persona è il filo conduttore della visita guidata in programma domenica 22 settembre al Parco archeologico della Terramara di Montale.

Il percorso “Nei panni di 3.500 anni fa” sarà guidato dalle archeologhe dello staff del parco; è consigliata la prenotazione. Al termine delle visite guidate all’area archeologica e alle case del villaggio ricostruite, che cominciano alle 9.30, bambini e ragazzi (dai 3 ai 13 anni) potranno partecipare a un divertente laboratorio per piccoli stilisti nel quale potranno ricreare la moda antica usando lino, lana, pelle, corda e tanti altri materiali naturali.

Nelle terramare, filati in lana, lino e canapa, sorprendentemente colorati con pigmenti naturali ricavati dalle piante, venivano lavorati per realizzare al telaio verticale tessuti con i quali si confezionavano tuniche, bluse, sottane e mantelli, impreziositi da cinture decorate e spille in bronzo. Gioielli in ambra, corno, oro e bronzo completavano i corredi da cerimonia di donne e uomini. Calzari in pelle e copricapo in vimini o in tessuto erano indispensabili per proteggere il corpo dagli agenti atmosferici, ma anche per conferire importanza a determinati status sociali. I capelli delle donne venivano raccolti in trecce e ciocche trattenute da fermagli in bronzo, gli uomini si rasavano accuratamente con lame affilate. I numerosi oggetti rinvenuti durante gli scavi condotti nella terramara di Montale e nella coeva necropoli di Casinalbo, a pochi chilometri di distanza, restituiscono lo spaccato di una società avanzata, in cui la cura della persona non veniva trascurata accanto alle necessità di sostentamento.

Il Parco archeologico di Montale si trova sulla via Vandelli (strada statale 12-Nuova Estense) ed è aperto la domenica e i giorni festivi. Le visite sono guidate, con partenza ogni 45 minuti dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (ultimi ingressi ore 11.45 e 17.30). Per prenotarsi: 335 8136948 (dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì) e 059 532020 (negli orari di apertura del Parco), museo@parcomontale.it.

Le visite al parco comprendono l’area di scavo dove è venuta in luce la terramara di Montale, il villaggio dell’età del bronzo abitato tra il 1600 e il 1250 a.C. circa, e alla ricostruzione in scala reale di due delle abitazioni scoperte, con arredi, armi, utensili e oggetti di uso quotidiano. Arricchisce ora la visita una nuova esperienza sonora all’interno delle due case per scoprire che rumore fa una terramara. Le nuove installazioni e le innovazioni ancora in corso al Parco in occasione del ventennale, sono al centro dell’intervento della curatrice Cristiana Zanasi al workshop “Archeologia open-air. Gestione innovazione digitale e approcci di comunità per parchi e musei all’aperto”, in corso venerdì 20 e sabato 21 settembre al Parco archeologico del Bostel di Rotzo (in provincia di Vicenza) che coinvolge studiosi, ricercatori e professionisti in una riflessione sul futuro dei musei all’aperto e dei parchi archeologici.

Dopo il successo dell’anno scorso, il Parco conferma il prolungamento del programma con quattro aperture nelle domeniche di novembre: visite guidate e laboratori per concludere insieme l’autunno nella magica atmosfera del Parco di Montale. Momenti speciali da condividere sorseggiando una calda tisana fra racconti e sperimentazioni.

Il programma completo è disponibile sul sito www.parcomontale.it

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