I ritardi nel trasferimento delle risorse del Pnrr ai Comuni continuano a creare difficoltà agli enti locali, costretti ad anticipare i fondi per non bloccare i cantieri, mentre dopo i tagli della “spending review”, ben 4,2 milioni di euro in cinque anni per il Comune di Modena, c’è ora il timore di un’ulteriore riduzione dei finanziamenti nella legge di bilancio. Lo ha affermato l’assessore con delega al Pnrr Giulio Guerzoni rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione del Pd, presentata da Alberto Bignardi, sulla rimodulazione dei fondi del Pnrr e sul rispetto delle tempistiche dei cantieri.
L’assessore Guerzoni, sottolineando l’importanza strategica degli investimenti finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che il Comune ha inserito nel programma Next Generation Modena che impegna trasversalmente tutti i settori dell’Amministrazione con il coordinamento della Direzione generale, ha chiesto che il Governo non lasci soli gli Enti locali: “È la componente che sta rispettando le tempistiche, mentre le criticità sono a livello nazionale”. Guerzoni ha anche auspicato che il Governo ascolti l’Anci e cambi idea rispetto all’ipotesi di ulteriori tagli ai trasferimenti ai Comuni: proprio quelli che hanno ottenuto più risorse per gli investimenti, spesso impegnandone di proprie con i cofinanziamenti, sono quelli che avranno necessità di più risorse in spesa corrente, non di tagli, per aprire i nuovi servizi. E Guerzoni ha citato l’esempio di chi, come il Comune di Modena, costruisce con il Pnrr nuovi asili nido: bisognerà prevedere le risorse per la gestione e il personale. E lo stesso vale per mense scolastiche, teatri, strutture sportive.
Facendo il punto sulle attività in corso, l’assessore Guerzoni ha ricordato che sono 58 i progetti finanziati dal Pnrr (tra quelli nativi e quelli confluiti nella pianificazione nazionale), 18 dei quali già conclusi: quattro liquidati, due con rendicontazione conclusa e 12 in corso.
I progetti avviati sono 37 (l’ultimo attivato è quello dei servizi digitali al parco archeologico di Montale), per due sono in corso le procedure di gara e uno è in attesa dell’autorizzazione ministeriale.
Il totale dei contributi Pnrr assegnati al Comune di Modena è di 85 milioni e 719 mila euro, comprendendo anche gli stanziamenti del Fondo opere indifferibili, lo strumento che il Governo Draghi ha utilizzato per assicurare ulteriori risorse legate all’incremento prezzi derivante dall’aumento del costo delle materie prime e dell’energia. “Quello strumento è stato importante negli ultimi due anni – ha sottolineato Guerzoni - per non far saltare i bilanci degli Enti locali, ma non è stato risolutivo perché sono aumentati notevolmente anche i quadri economici degli interventi presentati in fase di candidatura (vale a dire tra il 2021 e il 2023): ciò ha comportato un incremento importante delle quote di cofinanziamento del Comune inizialmente previste per completare e rendere realmente funzionali e utilizzabili le nuove opere”.
Guerzoni ha spiegato che, rispetto alla scorsa estate, in cui grande era l’incertezza legata alla proposta di revisione del Piano avanzata dal Governo italiano alla Commissione europea, oggi la situazione si è fortunatamente cristallizzata. Per quanto riguarda il Comune, sono usciti dal Pnrr gli interventi per le cosiddette “piccole e medie opere” per le quali, comunque, è stato disposto il finanziamento statale: “Lo dico sono soddisfazione, sono state colte le tante istanze dell’Anci e dei Comuni italiani che, senza distinzione di colore politico, si sono fatte sentire nel corso degli ultimi dieci mesi con il Governo e in particolare con i ministri Fitto e Giorgetti”.
Anche sulle scadenze non ci sono novità: nonostante a Roma si sia parlato di proroghe, al momento rimangono fissate al 2026 e a Bruxelles, con la nomina della nuova Commissione, “al momento si conferma la linea del rigore e quindi l’idea di non prevedere proroghe”.
In replica, il consigliere Bignardi ha sottolineato l’impatto positivo che avranno sulla città i progetti del Next Generation Modena e come i dati riportati dimostrino “la capacità del Comune nel gestire in modo efficace le risorse nonostante il quadro di incertezza e i ritardi nel trasferimento dei fondi da parte del Governo che mettono a rischio la continuità dei lavori. Questione, quest’ultima, sollevata anche dall’Anci che ha chiesto di migliorare le procedure per evitare che i Comuni siano costretti ad anticipare i pagamenti con risorse proprie. Nonostante queste criticità – ha proseguito – il Comune ha dimostrato capacità di adattamento, lavorando per rispettare gli impegni presi, garantendo che i progetti procedano nei tempi previsti e con trasparenza. Continueremo a vigilare – ha concluso – affinché le risorse siano erogate tempestivamente”.
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