03/09/2024

IL COMUNE PUNTA A DUE NUOVI BOSCHI IN CITTÀ CON 1.400 ALBERI

Presentata domanda di finanziamento al bando regionale per la riforestazione delle due aree lungo la tangenziale est e in zona Parco Divisione Acqui

Sono circa 1.400 le piante, in prevalenza alberi, che il Comune di Modena intende mettere a dimora per la riforestazione di due aree comunali nella zona est di Modena: lungo la tangenziale est e in una zona adiacente al Parco Divisione Acqui.

E, per farlo, l’Amministrazione ha presentato domanda di finanziamento alla seconda edizione del bando della Regione Emilia-Romagna per la concessione di contributi agli enti pubblici di pianura per interventi di forestazione urbana, nell’ambito di Mettiamo radici per il futuro “Quattro milioni e mezzo di alberi in più. Piantiamo un albero per ogni abitante dell’Emilia-Romagna”. L’importo per cui si richiede il finanziamento regionale, a copertura totale dell’intervento, ammonta a circa 40 mila euro.

"Gli interventi proposti – spiega l’assessora al Verde, parchi e forestazione urbana del Comune Carla Ferrari – consistono nella realizzazione di due interventi di forestazione urbana su due aree di proprietà pubblica attualmente coltivate ad erba medica che hanno l'obiettivo di concorrere alla dotazione di aree boscate, impiantando alberi, per oltre il 70 per cento, e arbusti, con l’obiettivo di rafforzare il valore ambientale ed ecologico di questa parte della città. Si tratta di interventi che hanno l’obiettivo di contribuire positivamente al bilancio della Co2, alla mitigazione dei fenomeni meteo-climatici, favorendo la biodiversità attraverso la creazione di ambienti diversificati e con funzioni di barriera filtrante, oltre che di riduzione dell’inquinamento e di riqualificazione urbana e territoriale”.

Le due aree candidate alla forestazione urbana hanno una superficie rispettivamente di 7.300 metri quadrati (quella vicino alla tangenziale est) e di 6.500 metri quadrati (quella tra il parco Divisione Acqui e via Minutara). Le specie di cui si prevede la messa a dimora sono autoctone, in coerenza con i parametri stabiliti dal bando regionale: aceri campestri, frassini, pioppi e querce.

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