09/09/2024

CASSE ESPANSIONE SECCHIA / 2 - IL DIBATTITO

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione in interpellanza dell’interrogazione presentata dal consigliere Giacobazzi (FI)

Dopo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza, Maria Grazia Modena (Modena per Modena) ha parlato di situazione climatica e ambientale “al limite del fuori controllo”, definendo “tragico” l’abbattimento del bosco: “L’alternativa c’era ed era allargare gli argini invece che alzarli, pagando gli espropri, ottenendo vantaggi ambientali e anche la ricarica dell’acqua delle falde, che non evapora ed è a temperatura costante”.

Secondo Giovanni Bertoldi (Lega Modena) è mancato il dialogo con Aipo “generalmente ente disposto all’ascolto”. Il consigliere, esprimendo preoccupazione per il territorio “non al sicuro”, ha chiesto che i lavori vengano effettuati velocemente. Infine, per Bertoldi “si è persa un’opportunità di preservare un bosco: i cittadini con sensibilità verde sono rimasti negativamente sorpresi”.

Ferdinando Pulitanò (Fratelli d’Italia) ha parlato di enti deputati non in grado di affrontare il rischio idrogeologico del territorio: “L'atteggiamento di Comune, Aipo e Regione è sempre stato quello di interventi che non risolvono, come alzare gli argini ma non pulirli: ci sono responsabilità politiche ben precise”.

Per Stefano Manicardi (Pd) l’espansione delle casse è un lavoro importante che deve tenere conto anche dei mutati fenomeni climatici: “Servono, pertanto, adeguate opere di sicurezza idraulica. Bisognerà certo capire, insieme a Aipo, se si poteva agire in modo diverso, ma ciò non preclude che l'azione vada portata avanti”. 

“Il Comune ha subito questo intervento, quindi bene che si sia attivato per convocare Aipo e chiarire la questione” ha affermato Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle). In particolare, per il consigliere “occorre comprendere se era necessario un intervento di questo tipo, abbattendo gli alberi, e se era necessario abbatterne tanti: serve chiarezza sulle compensazioni che verranno realizzate, e anche sulle tempistiche”.

Martino Abrate (Avs) ha dichiarato che “il territorio deve essere sicuro e bisogna attuare le opere necessarie perché questo avvenga”. Il consigliere, in particolare, ha argomentato che “ci sono prescrizioni che temiamo non siano state sufficientemente considerate: le più rilevanti sono il fatto che non si sarebbe dovuto intervenire tra il 15 marzo e il 15 luglio, per rispetto della fauna, e che le modalità di comunicazione previste non sono state attuate”.

In replica, Piergiulio Giacobazzi (Fi)  ha precisato che “la questione del taglio degli alberi è successiva ha quando ho presentato l’interrogazione”. Il consigliere, inoltre, rilevando di non aver visto significativi cambiamenti, rispetto a questioni analoghe poste nel 2021, si è detto preoccupato delle tempistiche degli interventi. 

 

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