10/09/2024

“MODENA PATRIMONIO MONDIALE” / 2 – VISITE E LABORATORI

Nel programma, tour guidati alla scoperta delle origini della cattedrale e della figura di San Geminiano, Musei del Duomo aperti la sera, laboratori per bambini

Tour guidati, aperture straordinarie dei monumenti e degli istituti culturali, possibilità di scoprire luoghi nuovi e di vedere quelli consueti con nuovi occhi, laboratori in cui i bambini possono imparare il valore delle cose e della storia. È la nuova edizione di “Modena patrimonio mondiale in festa”, in programma da venerdì 4 a domenica 6 ottobre, pensata per coinvolgere la comunità nella trasmissione dell’eccezionale valore universale del sito Unesco di Modena con piazza Grande, il Duomo e la Ghirlandina, patrimonio mondiale dal 1997.

Con una nuova veste grafica e una dimensione più aperta all’esterno, la manifestazione si rivolge a un pubblico ampio con un ricco programma di itinerari che, sotto il titolo “Eterno ritorno. Infinito passato, infinito futuro”, consentiranno ad adulti e bambini di conoscere e apprezzare il complesso monumentale e approfondire il tema del rapporto con l’antico, la città romana sepolta e quel che di essa è stato riutilizzato nella costruzione dei monumenti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e con la figura chiave di san Geminiano.

La festa si apre venerdì 4 ottobre con le prime due repliche delle visite guidate tematiche “San Geminiano e le origini di una cattedrale” (alle 15 e alle 17) e “L’eco dell’antico” (alle 16 e alle 18), rivolte al pubblico adulto su prenotazione. L’itinerario, incentrato sulla figura del patrono di Modena, guida alla scoperta della Cattedrale e dei Musei del Duomo raccontando il ruolo centrale che ha avuto la figura del santo non solo nella costruzione del Duomo che vediamo oggi, ma nell’evoluzione urbanistica dell’intera città. Attraverso le opere che ci parlano di san Geminiano presenti nel sito patrimonio mondiale e nei rinnovati Musei del Duomo si ripercorrerà la storia del vescovo vissuto nella Mutina tardo antica e, insieme, i passaggi fondamentali che conducono la città a trasformarsi nella Modena medievale, in cui il culto del santo sarebbe divenuto il nucleo catalizzatore del nuovo centro urbano, gravitante intorno alla nuova cattedrale romanica di Lanfranco e Wiligelmo.

“L’eco dell’antico” è un percorso che si svolge nel centro storico e tocca due luoghi di particolare interesse culturale della città: l’itinerario parte infatti dal Palazzo dei Musei per arrivare al Sito patrimonio Mondiale, per conoscere com’è cambiato l’aspetto di Piazza Grande attraverso i secoli, dall’Alto medioevo, prima della costruzione del Duomo, al Rinascimento, quando divenne il luogo in cui esibire le vestigia di Mutina romana, in molti casi reimpiegate secondo un rinnovato rapporto con l’antico. I visitatori potranno così riconoscere le connessioni tra alcuni dei più importanti manufatti di epoca romana conservati nei musei cittadini e i monumenti più importanti della città, tra la Mutina romana e il nuovo linguaggio architettonico e figurativo dei due geni creatori del complesso monumentale romanico di duomo e Ghirlandina. Nell’ottica di dare continuità alla valorizzazione del Sito questa esperienza sarà resa disponibile come offerta culturale permanente e prodotto creativo nell’ambito delle media-arts. Da dicembre, infatti, l’itinerario sarà fruibile come podcast, grazie anche alle narrazioni evocative create con la collaborazione della Scuola Holden che daranno voce ad alcuni importanti personaggi alla storia del Sito.

Sabato 5 e domenica 6 ottobre si aggiungono alle visite tematiche, che continueranno a svolgersi nel corso dell’intera giornata, le iniziative rivolte a bambini e bambine. “Millenovantanove vite ancora” è un’esperienza che vuole fornire alle nuove generazioni un’occasione per riflettere sul tema della sostenibilità, in accordo con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e con le raccomandazioni dell’Unesco, che sempre di più richiede ai siti riconosciuti Patrimonio mondiale di impegnarsi, anche attraverso azioni di sensibilizzazione, contro il cambiamento climatico. Il percorso cercherà di far comprendere come sono stati creati e realizzati il Duomo e la Ghirlandina, a partire dall’anno 1099, trattando il fenomeno medievale del reimpiego di materiale antico, per poi collegare questa pratica con quella del riuso creativo degli oggetti, parte fondante dell’economia circolare. Insieme all’attività creativa, dove la fantasia guiderà nell’arte di dare nuova vita alle cose, grazie alla rinnovata collaborazione con Piacere Modena, il percorso prevede anche un momento educativo contro lo spreco alimentare e qualche piacevole sorpresa.

Nei tre giorni della festa, i Musei del Duomo rimarranno aperti, in via straordinaria, anche la sera, dalle 19.30 alle 23, con un prezzo speciale ridotto di 4 euro.

L’iniziativa è parte del progetto Valorizzazione e promozione del patrimonio Unesco e delle Media Arts per il potenziamento dell’attrattività turistica della città, finanziato dal Ministero del Turismo nell’ambito del Fondo in favore dei comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica.

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