“Nel sistema dell'accoglienza non mancano certo i progetti educativi e sono diverse le iniziative di integrazione, ma una cosa sono i progetti e un'altra gli atti amministrativi necessari di contenuto tecnico contabile”. Lo precisa la vice sindaca Francesca Maletti rispetto alla determina relativa ai minori stranieri non accompagnati portata all’attenzione della stampa locale da due esponenti di Forza Italia.
“C’è un modo per parlare veramente delle questioni, cercando di capirle, entrandoci dentro e affrontandole e un altro - spiega Maletti - che rischia solo di fare disinformazione, oltre a dimostrare scarsa cultura amministrativa: questo è il linguaggio della propaganda politica strumentale. È un linguaggio che non mi appartiene, quindi lo lascio ad altri. Ma se la smania di propaganda politica rischia solo di confondere e tende a screditare il lavoro di chi è impegnato nell’accoglienza, allora ritengo sia opportuno intervenire per fare chiarezza”.
La determina di cui si parla, spiega appunto Maletti, “è un atto amministrativo firmato da una dirigente, che integra i contratti di appalto per adeguarli alle condizioni del Ccnl, il Contratto collettivo nazionale di lavoro delle cooperative sociali: recepire la modifica è quindi per l'amministrazione comunale un obbligo di legge.
I quasi due milioni in più a cui si fa riferimento - aggiunge la vice sindaca - riguardano l'adeguamento contabile di fondi che il Ministero deve al Comune di Modena per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che è stata svolta dall’amministrazione comunale per conto del Governo nel primo semestre 2024 e per quella che sarà fatta nel secondo semestre. Peraltro, il Ministero (che attinge le risorse dal Fondo minori stranieri previsto dalla legge di stabilità del 2015) è in ritardo con i pagamenti di quasi un anno e il Comune di Modena, così come tutte le amministrazioni per le quali l'accoglienza dei msna è un obbligo di legge, sta anticipando le risorse per garantire il regolare e tempestivo pagamento dei fornitori e dei loro lavoratori. Certo – continua Maletti - trattandosi di un atto amministrativo tecnico, appunto un accertamento e un impegno di spesa, la determina in oggetto non entra nel merito del tipo di servizi svolti e non prevede incrementi di attività degli appalti in essere, ma questo chi ha a che fare con atti amministrativi dovrebbero saperlo”.
Per la vice sindaca sarebbe cosa diversa “parlare veramente del complesso sistema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei percorsi sociali sanitari e volti all’integrazione che vengono individuati per ciascun ragazzo. Un percorso non facile per una serie di motivi con cui ogni giorno si trova a fare i conti chi è impegnato nell’accoglienza – sottolinea Maletti - ma che nella nostra città ha sperimentato anche nuove strade come l’accoglienza in famiglia con il progetto WelcHome e ha puntato sulla formazione al lavoro con una sperimentazione che ha formato già oltre 70 minori stranieri non accompagnati, ottenendo anche il plauso del Ministero”.
Infine, per quanto riguarda i numeri, ad oggi a Modena sono accolti 167 minori, un numero quindi nettamente inferiore al recente passato in cui si sono raggiunti anche picchi di oltre 260 ragazzi che hanno messo in difficoltà il sistema di accoglienza.
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