“La capacità di conciliare, nel riformismo, tradizione e progresso, l’attaccamento alle radici e la necessità del cambiamento”. Nel decimo anniversario della scomparsa, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti ha ricordato così Germano Bulgarelli, sindaco tra il 1972 e il 1980 e poi assessore regionale, morto il 3 luglio del 2014 a 81 anni.
Mezzetti ha sottolineato, in particolare, attenzione ai temi dello sviluppo, anche in campo culturale. Alle amministrazioni guidate da Bulgarelli, infatti, si devono opere come le casse di espansione di Secchia e Panaro per la difesa del suolo, il Piano regolatore della città, lo sviluppo dei villaggi artigiani e dei Peep, ma anche la nascita delle scuole comunali, di Ater e della facoltà di Economia.
Bulgarelli è stato il terzo sindaco di Modena dopo la Liberazione ricoprendo l’incarico dal 3 marzo del 1972, subentrando a Rubes Triva, fino al 1980 quando venne eletto Mario del Monte. In precedenza, era diventato consigliere comunale nel 1960 nella lista del Pci, quando sindaco era Alfeo Corassori, e poi nominato assessore effettivo nel 1962 con il sindaco Triva, dopo essere stato assessore supplente dal 1960.
Tra il 1970 e il 1972 è stato assessore nella prima legislatura della Regione Emilia-Romagna, con la delega alla Sanità. Bulgarelli ha ricoperto di nuovo l’incarico di assessore regionale dopo l’esperienza come sindaco: dal 1980 al 1982 con le deleghe alla Programmazione e agli Affari istituzionale e legislativi, dal 1982 al 1987 con le deleghe a Programmazione e Bilancio.
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