27/07/2024

CASERMA SETTI, VERSO LA CITTADELLA DEI SERVIZI PUBBLICI

Convenzione con l’Agenzia del Demanio per sviluppare il progetto di fattibilità e il masterplan nell’ambito del “Piano città degli immobili pubblici”

Sarà la Struttura per la Progettazione del Demanio a sviluppare il progetto di fattibilità e il masterplan del compendio della Caserma Setti di Modena, in corso di dismissione dal ministero della Difesa e per il quale è prevista la rifunzionalizzazione sulla base del “Piano città degli immobili pubblici” siglato nei mesi scorsi tra Comune, Agenzia del Demanio e ministero dei Beni culturali.

Per la Caserma Setti si è individuata, in particolare, la destinazione a ospitare una vera e propria Cittadella dei servizi pubblici, uno spazio multifunzionale e innovativo, con nuovi uffici e laboratori destinato, in parte, anche a Polo archivistico di rilievo regionale, oltre a prevedere grandi spazi verdi fruibili con funzioni di riequilibrio ecologico e ambientale e un limitato mix funzionale di edilizia residenziale sociale e libera, oltre a commercio di vicinato.

La delibera con la convenzione tra Comune e Agenzia del Demanio è stata approvata nei giorni scorsi della giunta su proposta del sindaco Massimo Mezzetti. Il quadro economico definito dal Demanio, per costi che saranno a proprio carico, prevede un intervento dal valore complessivo di un milione e 300 mila euro per servizi di ingegneria e architettura necessari per la realizzazione degli interventi di valorizzazione oggetto dell’accordo, fino alla redazione del masterplan. Il quadro economico prevede anche risorse per indagini diagnostiche delle strutture, indagini ambientali e geognostiche, indagini archeologiche e ricerca documentale. Il cronoprogramma definito con la convenzione prevede 15 mesi di attività.

Il “Piano Città degli immobili pubblici” è una strategia basata su un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio immobiliare proposto dall’Agenzia del Demanio, in linea con il piano di sviluppo comunale, con i fabbisogni dei cittadini e con le esigenze logistiche delle istituzioni. Il Piano promuove la crescita economica, sociale e culturale del territorio attraverso il riuso e la rifunzionalizzazione di immobili attualmente poco o male utilizzati individuando le migliori soluzioni per massimizzare l’efficienza dei servizi prestati, la rigenerazione urbana e la qualità della vita dei cittadini, rimuovendo fattori di degrado e ottimizzando l’utilizzo del suolo, in un‘ottica di riduzione della spesa pubblica e di sostenibilità ambientale, anche coinvolgendo attori privati interessati al territorio.

L’Accordo di Modena ha individuato un primo portafoglio di beni composto da immobili di proprietà statale e comunale, tra cui, oltre alla Caserma Setti, l’ex reclusorio Saliceta San Giuliano, l’ex Palazzo delle Finanze – Principe Foresto, Palazzo d’Aragona Coccapani, l’ex Convento di San Pietro e una porzione dell’ex Manifattura Tabacchi di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti.

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