Fino al 24 luglio, i visitatori della Gipsoteca “Giuseppe Graziosi”, al piano terra di Palazzo dei Musei potranno assistere al cantiere di restauro a vista di sette statue in gesso realizzate dallo scultore modenese.
L’intervento di restauro conservativo sarà effettuato a cura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna nell’ambito di un Cantiere scuola per gli studenti del quarto anno del corso di Restauro dei Gessi e degli Stucchi, sotto la guida della professoressa Daniela Manna. Prevista la disinfezione dalle muffe, la pulitura, il consolidamento, la stuccatura e integrazioni pittoriche delle sette statue che rappresentano Il Vittorioso, La Purezza, Automa, Bagnante, La Lupa, Lavandaia, L’Adolescente.
Per tutta la durata del cantiere, i visitatori potranno assistere alle attività, e rivolgere domande a studenti e docenti per approfondire i vari aspetti del lavoro di restauro in corso.
L’ingresso alla Gipsoteca (da viale Vittorio Veneto 5) è libero e gratuito, da martedì a domenica nei mesi di luglio e agosto, dalle ore 9 alle 13.
L’intervento viene effettuato in seguito a indagini diagnostiche sulle opere condotte dalla professoressa Giulia Caneva dell’Università La Sapienza di Roma che avevano evidenziato la necessità di una manutenzione straordinaria confermata anche dalle indagini multispettrali condotte da Andrea Rossi del Laboratorio Di.AR che hanno rilevato la presenza di infestazioni fungine sul gesso, oltre a residui di sporco, restauri precedenti e ossidazioni.
L’iniziativa prosegue la serie dei “restauri a vista” proposti dal Museo Civico per svelare al pubblico attività che abitualmente si svolgono “dietro le quinte”. Quello alla Gipsoteca Graziosi è il terzo appuntamento con il restauro aperto al pubblico dopo quelli per l’intervento conservativo di due tavole cinquecentesche di Girolamo Comi e per il recupero dei finimenti in cuoio del sediolo (calessino) settecentesco realizzato da Antonio del Buttero che domina la Sala delle Armi del Museo.
La gipsoteca, situata al piano terra del Palazzo dei Musei, è stata istituita nel 1984 in seguito alla donazione da parte degli eredi di una cospicua raccolta di opere plastiche, pittoriche e grafiche dell’artista Giuseppe Graziosi (1879-1942). Le opere esposte consentono di ripercorrere le fasi salienti della multiforme vicenda artistica di Graziosi, dall’iniziale adesione alle tematiche del verismo sociale alle ricerche espressive stimolate dalla visione diretta delle opere di Rodin, all’interesse per la vita e i personaggi del mondo contadino, uno dei temi fondamentali della sua produzione. La raccolta grafica, ordinata in cassettiere ispezionabili, litografie e incisioni che si collocano entro un ampio arco cronologico e propongono vari temi con una varietà di tecniche che testimoniano la sua instancabile volontà di sperimentarne tutte le capacità espressive.
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