Il modenese Gregorio Ricci, ragazzo speciale, è il protagonista del cortometraggio “I miei anni diversi” che sarà proiettato in prima nazionale domenica 30 giugno, alle 21, ai Giardini ducali, nell’ambito della rassegna “I Giardini d’estate”.
Scritto dal papà di Gregorio, Gianni Ricci, e diretto da Francesco Zarzana, il corto racconta in prima persona la vita di Gregorio che, pur in presenza di difficoltà, riesce a entrare nella vita di tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarlo. Le immagini della sua quotidianità insieme ad alcune testimonianze che toccano il cuore trasformano la storia in un messaggio sulla disabilità che va oltre l’inclusione.
Come commenta il regista Francesco Zarzana, “la disabilità interroga tutti noi, e un’opera audiovisiva può fare la sua parte per l’inclusione perché Gregorio, che è una persona stupenda, è il simbolo di tanti altri Gregorio nel mondo”.
Nel film c’è anche un cameo di don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e Nonantola, che invita a riflettere sul concetto di diversità e di quanto le persone come Gregorio siano un dono. Tra le testimonianze, anche quelle delle musicoterapeute Eleonora Tassinari e Sara Rosaz per sottolineare l’importanza della musica. Le musiche del film sono di Diego Salvatori, la direzione della fotografia di Antonino Costa.
“Gregorio ci fa regali ogni giorno – afferma il papà Gianni Ricci – e allora abbiamo pensato di fare a lui un regalo raccogliendo le immagini e le voci dei suoi amici, dei suoi fratelli, di quanti entrano in relazione con lui, in un album multimediale dei ricordi. E il regalo gli è decisamente piaciuto dal momento che lo guarda almeno tre volte al giorno!”.
Nel corso della serata ci sarà anche un omaggio allo psichiatra Camillo Valgimigli, recentemente scomparso, autore del libro “Le magiche antenne di Gregorio”, scritto con Guja Guglielmi, Mara Liverani e Gianni Ricci, che ha influenzato la scelta del regista di realizzare il cortometraggio. Dal suo contributo nasce anche il titolo completo dell’iniziativa “I miei anni diversi. Oltre l’inclusione”, un invito a fare un passo avanti per costruire relazioni tra le persone, cercando di abbattere il muro che ancora esiste tre “noi e gli altri”.
La serata si conclude con una breve esibizione dei Rock’n Rulli, band nata alcuni mesi fa dalla ormai storica Banda Rulli Frulli di Finale Emilia, seguendone il metodo e l’impronta, come la creazione di percussioni costruite con materiali di recupero. La band modenese dei Rulli Frulli è composta anche da ragazzi con disabilità con un’anima rock.
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