Da sabato 11 maggio, il Palazzo dei Musei di Modena offre al visitatore il nuovo percorso immersivo “Avia Pervia”, che riprende nel nome il motto cittadino. Uno spazio che conduce in un viaggio emozionale nella storia della città e del palazzo, attraverso visioni, incontri e racconti. Un luogo insieme reale e virtuale che invita a scoprire le preziose collezioni conservate negli istituti culturali del Palazzo e, allo stesso tempo, fornisce suggestioni per la visita della città.
“Avia Pervia”, pensato per una platea il più ampia possibile e accessibile anche in inglese, nel linguaggio dei segni e in audio descrizioni, è aperto dal mercoledì al venerdì, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi con orario continuato dalle 11 alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (3 euro il ridotto). La visita dura in media una quarantina di minuti e gli ingressi sono programmati per evitare sovrapposizioni sonore. Un countdown esterno al percorso segna i tempi per il nuovo ingresso, consentendo al pubblico in attesa di organizzarsi.
Il percorso si sviluppa in cinque tappe che raccontano dell’antico legame tra Modena e i suoi canali, delle origini medievali e delle trasformazioni del palazzo, della “storia sommersa” dei reperti archeologici e, appunto, delle ricchezze conservate negli istituti culturali che fanno vivere il complesso: le Gallerie Estensi, il Museo Civico, la Biblioteca Poletti e l’Archivio storico comunale. Si conclude, infine, con la via Emilia com’era all’età dei Romani.
Progettato sulla base di contenuti forniti dagli istituti culturali del Palazzo, con il coordinamento del Museo Civico e realizzato da Bit Movies con la progettazione narrativa di Rossella Sapio e in collaborazione con Image Tools e Sustainable Transition, il percorso interattivo unisce suoni e musica, immagini e video, scenografie, installazioni luminose, voce narrante, video mapping e olografia, inserendosi nella cornice di Modena città creativa Unesco per le Media arts.
Con l’apertura di “Avia Pervia” giunge a compimento l’articolato progetto “Open Gate, una nuova porta della città” (finanziato dal Fondo cultura del ministero per i Beni culturali), grazie al quale sono stati riallestiti ampi spazi del Museo Civico al secondo piano, comprendenti le sale dedicate alle collezioni Campori e Sernicoli e quelle destinate alle mostre temporanee, inaugurati nel dicembre 2023. Sono stati resi fruibili, inoltre, gli ampi spazi al piano terra dell’ex Ospedale estense (il cui recupero architettonico è stato realizzato grazie al progetto Ducato Estense) dove oggi è in corso la mostra “Franco Fontana. Modena dentro”. La nuova ala del Palazzo dei Musei comprende l’ingresso su viale Vittorio Veneto, la reception e il guardaroba, aule per laboratori e ambienti modulabili per ospitare le mostre, una nuova segnaletica interna. Arredi e allestimenti sono stati progettati da un team del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna guidato da Matteo Agnoletto e realizzati dal Opera Laboratori Fiorentini.
Nell’ambito del progetto “Open Gate” è stata effettuata anche la catalogazione digitale, comprensiva di campagna fotografica, di tutto il patrimonio esposto del Museo Civico (secondo gli standard previsti dall’Istituto centrale del catalogo e della documentazione del ministero Beni culturali), e sono stati condotti una cinquantina di interventi di restauro preliminari. È stata digitalizzata, inoltre, una selezione significativa della documentazione dell’Archivio storico comunale, circa 800 unità tra manoscritti e registri, tra i quali le “vacchette”, le deliberazioni del Consiglio cittadino dal 1412 al 1796, con il preliminare restauro conservativo di circa 350 unità archivistiche.
Tutto il materiale digitalizzato è reso disponibile e liberamente accessibile agli utenti sulla piattaforma Lodovico e sui siti internet del Museo civico e dell’Archivio storico comunale.
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