02/05/2024

GUERRA RUSSIA-UCRAINA / 2 – IL DIBATTITO

Gli interventi dei consiglieri in Aula prima dell’approvazione dei due ordini del giorno presentati da Modena Sociale-Indipendenza! e Pd

L’approvazione delle due mozioni che chiedono al Governo di rilanciare un’azione diplomatica sul conflitto tra Russia e Ucraina, presentate da Modena Sociale-Indipendenza! e Pd, è stata preceduta da un dibattito aperto dal Movimento 5 stelle. Il gruppo ha sostenuto che l’unica via di uscita dal conflitto è un negoziato per la pace. È stato precisato, infatti, che qualsiasi altra strategia, come quella militare, porta solo distruzione, oltre che, nello specifico, a grosse spese per il Governo italiano che “promette” limitate forniture militari all’Ucraina, alimentando, nei fatti, la persistenza della guerra.

Per Lega Modena l’Italia deve fare di più per la pace, sulla scia della propria tradizione diplomatica. Ma a oggi si assiste ancora a una “pericolosa” escalation militare, dove chi guadagna qualcosa, è stato puntualizzato, sono solo le industrie delle armi. Per il gruppo, in particolare, un cambio vero di strategia potrà avvenire solo con l’elezione del nuovo presidente degli Stati uniti e con la conseguente apertura di un dialogo con la Russia attualmente mancante.

Anche Gruppo indipendente per Modena ha evidenziato come l’Italia e l’Europa risentano della “progettualità bellicosa” dell’amministrazione statunitense, mentre bisognerebbe, al contrario, assumere posizioni neutrali attive, come quelle assunte, pur all’interno della Nato, da Turchia e Ungheria. I due Paesi, infatti, hanno promosso, in passato, un tentativo di mediazione tra Russia e Ucraina, uscendo anche rafforzati da questa posizione.

Modena Sociale-Indipendenza! ha voluto ricordare che il costo complessivo dell’aiuto militare dell’Italia all’Ucraina, secondo un report dell’Osservatorio Milex, raggiungerebbe quasi il miliardo di euro, non contribuendo, nei fatti, alla nascita di quel grande dibattito sulla pace di cui si avverte la necessità.

Occorre un cambio di passo per Europa Verde-Verdi, mettendo sul tavolo il buon senso e il desiderio di pace. Ricordando infatti il proprio iniziale appoggio alla difesa militare dell’Ucraina, il gruppo ha precisato che, a distanza di due anni, la situazione è sempre più pericolosa, in quanto la vendita di armi è un “forte” deterrente alla pace. Pertanto, occorre lavorare per avviare dei negoziati “seri”, con l’obiettivo di uno stop al conflitto.

Per i consiglieri del Pd, la complessità del conflitto richiede di non assumere una posizione acritica né sul versante del sostegno militare né su quello della pace. Solo in questo modo, è stato chiarito, è possibile lavorare per una pace “giusta”, in cui l’Unione europea possa ritornare a giocare un ruolo centrale in termini diplomatici, contribuendo a cambiare le sorti dei conflitti in corso.

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