Nel 2023 sono stati 44 i casi trattati dal difensore civico del Comune di Modena, l’avvocata Patrizia Roli, che per essere risolti hanno richiesto l’apertura di un’istruttoria. In diversi casi, di fronte alle segnalazioni, l'incontro e il dialogo hanno costituito una premessa indispensabile per aiutare le persone a comprendere meglio norme e disposizioni in vigore.
L’attività annuale del difensore civico (che opera grazie alla convenzione stipulata con la Provincia per l’utilizzo congiunto del servizio) è stata sintetizzata in una relazione inviata alla Presidenza del Consiglio comunale di Modena. In apertura, il documento ricorda che l’istituto del difensore civico ha la finalità di supportare i cittadini residenti nel territorio di Modena e in provincia, dando rilievo a situazioni che non troverebbero spesso altre modalità di tutela. Ciò avviene segnalando, anche di propria iniziativa, abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell’amministrazione nei confronti delle persone. Contestualmente, è suo compito anche sollecitare e aiutare l’Amministrazione nell’impegno istituzionale che le è proprio, e cioè garantire l’attuazione dei principi costituzionali di buon andamento, imparzialità e trasparenza.
La relazione pone poi l’accento sulla necessità di promuovere ulteriormente tra i cittadini l’attività del difensore civico, con campagne di comunicazione nei canali istituzionali dell’ente e incontrando pure le scolaresche per affrontare tematiche costituzionali e di educazione civica. Per potenziare e ampliare il servizio, inoltre, si suggerisce di attivare uno sportello dedicato agli stranieri su tematiche di difesa civica e un canale di videochat per consentire ai cittadini una comunicazione in tempo reale.
Nel dettaglio dell’attività svolta nel 2023, hanno richiesto la necessità di un’istruttoria tre casi relativi a sanzioni amministrative (una relativa al conferimento rifiuti, l’altra per accertamenti Imu: entrambe corrette; mentre è stata accertata la notifica fuori termine di una multa); altre istruttorie, invece, hanno riguardato il sollecito di risposte ai cittadini (poi ottenute) da parte di enti come Arpae o Anas. In altri casi, l’intervento dell’avvocata ha permesso di aprire un canale di dialogo con i settori del Comune (come nel caso di un confronto con un cittadino sul tema della sicurezza intorno all’area della scuola Saliceto Panaro). In altre istruttorie, l’intervento del difensore civico ha consentito di chiarire meglio alcune procedure come nel caso, per esempio, di una cittadina, a proposito di un cambio alloggio Acer.
Il difensore civico territoriale si può contattare, attraverso la segreteria, telefonicamente (numero 059-2032455) oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica difensore.civico@comune.modena.it, anche per concordare un appuntamento in Municipio. Si possono rivolgere a questa figura tutti i cittadini, singoli o associati, del territorio comunale che abbiano necessità di segnalare abusi, disfunzioni, carenze e ritardi imputabili all’Amministrazione. L’ufficio agisce per prevenire contenziosi o possibili disfunzioni agevolando il diritto di accesso agli atti e la partecipazione attiva dei cittadini ai procedimenti che li coinvolgono.
Il difensore prende in carico la richiesta valutandola nel merito e poi, se necessario, istruisce la pratica con la richiesta di informazione e il confronto, orale o scritto, con gli uffici dell’Ente. Una volta ottenute le informazioni necessarie, il difensore risponde al cittadino, a voce o per iscritto, e, allo stesso tempo, invia al sindaco e al segretario generale la segnalazione delle eventuali anomalie riscontrate.
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