17/04/2024

RIFORMA CODICE DELLA STRADA / 2 – IL DIBATTITO

Gli interventi dei consiglieri in Aula prima dell’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Movimento 5 stelle, Pd, Sinistra per Modena ed Europa Verde-Verdi

L’approvazione della mozione che chiede di ripensare la riforma del Codice della strada, presentata da Movimento 5 stelle, Pd, Sinistra per Modena ed Europa Verde-Verdi, è stata preceduta da un dibattito aperto da Europa Verde-Verdi che ha evidenziato come l’ordine del giorno intenda contrastare una “scala di valori” diffusa che mette al primo posto l’auto e solo dopo ciclisti e pedoni. Il gruppo ha quindi sottolineato come la proposta di riforma proponga norme che non contribuiscono alla sicurezza di tutti, ma solo alla tutela di alcuni.

Motivando il voto contrario, Modena Civica ha sostenuto che la mozione, focalizzandosi sul tema della velocità, sembra sminuire l’impatto di stupefacenti e alcol sugli incidenti stradali. È stato quindi sottolineato l’importanza di connettere il tema sicurezza a dinamiche molto più complesse, come anche il potenziamento del trasporto pubblico e attività di sensibilizzazione per un corretto stile di guida.

Sinistra per Modena ha sostenuto l’importanza di seguire anche a Modena una tendenza europea che punta a restringere le carreggiate per dare più spazio ai marciapiedi e quindi stimolare relazioni, puntualizzando, però, che per favorire cambiamento occorre lasciare spazio agli enti locali che conoscono i territori.

I consiglieri del Movimento 5 stelle hanno parlato di “attacco” alle autonomie locali, limitate nell’azione dai decreti del Governo. Quindi, riferendosi a diverse esperienze in città europee, è stato sottolineata “l’evidenza empirica” delle zone 30 che se realizzate strategicamente possono essere determinanti per la sicurezza.

I consiglieri del Pd hanno sostenuto l’importanza, anche culturale, di continuare a contrastare la velocità della auto sulle strade urbane, argomentando che per questo obiettivo gli autovelox restano, come attestano i dati, strumenti efficaci, richiesti peraltro anche dai cittadini.

Lega Modena ha messo in guardia dal rischio di affrontare il problema della sicurezza stradale in modo ideologico, senza considerare cioè la mobilità individuale, mentre la riforma, invece, affronta nuovi e concreti temi, come quello dei monopattini. L’incidentalità, è stato quindi puntualizzato, non è solo legata alla velocità delle auto. Pertanto, giusto mettere dei limiti, ma solo in zone davvero sensibili, come per esempio centro città e scuole.

Per Fratelli d’Italia occorre limitare le velocità dei mezzi e installare autovelox in un contesto di “ragionevolezza”. Il gruppo ha dunque sostenuto che in diverse zone 30 della città manca un effettivo controllo dei limiti. Dunque, è stata sottolineata l’importanza di trovare soluzioni concrete, come, per esempio, a partire dalle regole sull'utilizzo dei monopattini.

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