Vulnerabilità e fragilità genitoriale; contrastare le gravi marginalità sociali; autonomia abitativa e vita indipendente per le persone con disabilità: sono i temi oggetto dei tre laboratori in programma venerdì 5 aprile nell’ambito dell’evento “Una città che si fa comunità. Le nuove sfide del welfare”, promosso dal Comune di Modena presso la Camera di Commercio.
Nelle tre sessioni di lavoro, che si svolgeranno alle 14.30 alle 17.30, si lavorerà per tracciare processi e metodi per un welfare di comunità a partire da esperienze concrete e innovative in atto in città, che hanno anche consentito un reale ed effettivo coinvolgimento dei cittadini. I tre workshop prenderanno infatti avvio dalla relazione preparata da un gruppo di lavoro composto da soggetti che in questi anni hanno sperimentato processi di costruzione di welfare di comunità a livello locale in relazione alla tematica scelta e si arricchiranno dei contributi di esperienze condotte anche in altre realtà.
In particolare, nel workshop “Vulnerabilità e fragilità genitoriale”, attraverso l’approfondimento di due progetti realizzati dal Centro per le famiglie del Comune, “Storie di amicizia” e “Campo da calcio”, si esplora come nelle città sia possibile costruire dei luoghi dove ragazze e ragazzi possano raccontarsi e trovare degli adulti che li ascoltano e li accompagnano con cura nel loro percorso di crescita. L’obiettivo è partire da alcune esperienze educative per confrontarsi su come valorizzare le risorse e le potenzialità di adolescenti e adulti nelle loro funzioni educative. Mettere in evidenza le potenzialità permette di capire come affrontare le fatiche e le difficoltà di essere genitore, insegnante, educatore, ma anche come gli adolescenti possono affrontare la complessità del vivere contemporaneo con maggiori competenze e fiducia. I lavori saranno introdotti dalla dirigente Servizio sociale territoriale Giulia Paltrinieri e condotti da Francesco d’Angella di Studio Aps. Contribuiranno: Andrea Marchesi pedagogista della cooperativa Libera Compagnia di Arti e Mestieri di San Donato milanese e Paola Scalari psicologa psicoterapeuta.
Contrastare le gravi marginalità sociali è invece il titolo del secondo workshop, introdotto dalla dirigente del Settore servizi sociali, sanitari e per l’integrazione Annalisa Righi. La povertà estrema è un fenomeno complesso che rischia di produrre allarme sociale, ma anche semplificazioni nella lettura. A partire dall'analisi del contesto modenese, grazie anche al confronto con i gestori di servizi e attività, si tenta una rappresentazione del fenomeno nelle sue diverse articolazioni per favorire percorsi di maggior coinvolgimento della comunità e quindi maggiori opportunità d’integrazione. Contribuiranno alla discussione condotta da Claudia Marabini di Studio Aps, Giacomo Invernizzi direttore Fondazione Opera Bonomelli di Bergamo e Andrea Morniroli della Cooperativa sociale Dedalus di Napoli.
Il terzo workshop sarà infine dedicato a Autonomia abitativa e vita indipendente per le persone con disabilità. La disabilità non è una questione individuale, ma sociale, con diritti riconosciuti anche dalla Convenzione Onu. Le famiglie delle persone con disabilità, insieme al Comune e ai soggetti gestori di servizi hanno riattraversato la storia dei progetti attivi a Modena. Le considerazioni che emergeranno andranno ad alimentare il patrimonio di conoscenza per co-progettare percorsi di abitare con risorse pubbliche e private. A introdurre i lavori sarà Barbara Papotti dirigente Servizio gestione, servizi diretti e indiretti del Comune di Modena. Contribuiranno alla discussione, condotta da Diletta Cicoletti di Studio Aps, Giovanni Vergani della Cooperativa sociale Novo Millennio di Monza e Maurizio Colleoni consulente e psicologo.
Infine, concluderà la due giorni la tavola rotonda moderata da Francesco d’Angella di Studio APS, in programma alle 18 su “Orientamenti di futuro sul welfare” con Maurizio Colleoni, Giacomo Invernizzi, Andrea Marchesi, Andrea Morniroli, Paola Scalari, Giovanni Vergani.
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