13/04/2024

IL CONSIGLIO COMUNALE DIVENTA PIÙ DIGITALE

Pec invece di raccomandate e commissioni anche online. Approvate all’unanimità le modifiche a Regolamento e Statuto per una maggiore efficienza

Migliorare l’efficienza e l’efficacia del Consiglio comunale, anche alla luce dell’esperienza sviluppata in questi ultimi anni con l’introduzione di nuove piattaforme e sistemi digitali nell’attività dell’assemblea della democrazia cittadina. Sono gli obiettivi delle modifiche al Regolamento del Consiglio e allo Statuto comunale approvate all’unanimità nella seduta di giovedì 11 aprile.

“La pandemia – ricorda il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi - ci ha costretto a reinventare, per alcuni aspetti, il ruolo del Consiglio a servizio della città e grazie alla struttura comunale è stato possibile introdurre innovazioni che trovano ora una formalizzazione puntuale e coerente grazie a una revisione completa e a un aggiornamento dei testi che è stato possibile grazie alla grande disponibilità di tutto il Consiglio”.

Per Poggi si tratta di “un importante e doveroso atto che ci permette di consegnare a chi verrà dopo di noi un Consiglio più efficace e più efficiente. Con alcuni punti di riferimento: la centralità del consigliere, la tutela delle minoranze, l'autonomia dell’assemblea, l'attualizzazione normativa, l'introduzione del digitale, la semplificazione. Consegniamo inoltre al nuovo Consiglio – sottolinea il presidente - la consapevolezza politica che ci sono alcuni strumenti che devono essere ulteriormente migliorati, ma è giusto che sia chi ci sarà a studiare come”.

Tra le novità principali c’è sicuramente la semplificazione delle comunicazioni con i consiglieri che ora riceveranno convocazioni e inviti per posta elettronica certificata: le uniche raccomandate saranno quelle subito dopo l’elezione per la convocazione alla prima seduta. Con lo stesso obiettivo si conferma e si regolamenta lo streaming delle sedute del Consiglio in presenza, con le garanzie di legge sulla riservatezza ma anche la possibilità di riprese audiovisive per gli organi d’informazione (vietate invece quelle private), mentre per le commissioni rimane anche la possibilità per i consiglieri di collegarsi a distanza.

Anche per i lavori delle commissioni viene prevista la registrazione integrale per il verbale, come già avviene per le sedute del Consiglio dove ora il regolamento è stato aggiornato con l’introduzione del voto elettronico nelle votazioni. Per le commissioni, i cui presidenti ora potranno partecipare alla conferenza dei capigruppo, si definisce in modo puntuale il meccanismo per la loro composizione rispettando la proporzionalità dei voti dei gruppi consiliari.

All’articolo 17 ora si precisa che se una delibera viene licenziata dalla commissione con la richiesta di modifiche, si prevede il rinvio agli uffici che l’hanno istruita: qualora le modifiche dovessero ottenere parere tecnico negativo, l’iter della delibera si riterrebbe concluso e non approderebbe in Consiglio.

Nel caso di proposte di delibere avanzate dai consiglieri comunali ora non servirà più il voto della maggioranza della commissione per sottoporla ai dirigenti competenti per i pareri tecnici e successivamente alla discussione in Consiglio, ma basterà il via libera dei due quinti (il 40 per cento) dei componenti.

Nel caso di emendamenti alle delibere che approdano in Consiglio, invece, il regolamento ora precisa, all’articolo 42, che è necessario acquisire in via preliminare i pareri di regolarità tecnica e contabile, oltre al visto di copertura finanziaria.

Nei dibattiti sulle mozioni (sparisce il termine ordini del giorno per i documenti d’indirizzo) potranno intervenire anche gli assessori.

Si conferma la disciplina dell’utilizzo delle risorse: niente più personale dell’ente attribuito ai singoli gruppi (si formalizza una situazione già così da anni) e i finanziamenti vengono distribuiti sulla base di una quota fissa, da stabilire in sede di approvazione del bilancio, per ogni gruppo e una per ogni consigliere.

Non cambia la regolamentazione del gettone di presenza per i consiglieri, ma ora dopo quattro assenze consecutive alle sedute del Consiglio il presidente richiederà una giustificazione in mancanza della quale la questione verrà sottoposta alla commissione Controllo e garanzia.

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