05/04/2024

CPC / 3 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri prima del via libera all’ampliamento dell’azienda, al documento di indirizzo per l’area verde della ex Pro Latte e all’odg collegato

Prima del via libera all’ampliamento di Cpc-Mcam, al documento di indirizzo per l’area verde della ex Pro Latte e all’odg collegato, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 4 aprile, sono intervenuti nel dibattito diversi consiglieri.

Per il Pd, il capogruppo Antonio Carpentieri ha ricordato che l’ampliamento rafforza un polo industriale “che punta su ricerca e innovazione, che porta all’interno l’Università e che aumenta i posti di lavoro di qualità, e in questo modo fa bene a Modena”. Il consigliere è intervenuto anche sull’ordine del giorno, che ha presentato come primo firmatario, per specificare che “anche se l’intervento è in rigenerazione non è a impatto zero ed è necessario, quindi, porre grande attenzione alla qualità della vita di chi vive, lavora o fa sport nel quartiere prendendo l’occasione degli interventi in corso per migliorarla anche con le azioni proposte”. Anche Diego Lenzini ha sottolineato che da anni “la Cpc si espande in rigenerazione, senza consumo di suolo, crescendo, innovando e dando lavoro di qualità. Votare contro le delibere significa bloccare lo sviluppo di un’azienda che guarda al futuro e che ci viene invidiata”. Il consigliere ha ricordato, inoltre, che quella dell’ex Pro Latte “è un’area privata, al momento completamente cementificata che diventerà un parco pubblico. È stata fatta un’operazione straordinaria e noi faremo di tutto perché il secondo stralcio e l’accordo operativo vadano avanti, perché riqualificare quell’area è parte della visione strategica che abbiamo per quella parte di città”. Alberto Bignardi ha ribadito che “l’ex Pro Latte è un terreno privato. Abbiamo lavorato per ottenere il massimo di verde possibile e una parte di edilizia convenzionata a favore della città”.  

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha contestato la divisione del progetto in due fasi: “Abbiamo certezze sull’espansione dell’azienda mentre la seconda fase, che dovrebbe portare alla cessione al pubblico dell’ex Pro Latte, è dubbia: l’accordo operativo potrebbe non essere presentato. In sostanza, se sappiamo tutto di un ampliamento aziendale con un beneficio pubblico che porta 140 parcheggi e una ciclabile che non convince, sul parco nell’area ex Pro Latte, che è quello che interessa ai cittadini, rimandiamo tutto a un futuro accordo che non sappiamo se si farà e in che tempi, ma necessariamente nella prossima consigliatura”.

Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha espresso “forti perplessità per un accordo procedimentale che ha modificato radicalmente quello precedente del 2022 che teneva legati in modo equilibrato lo sviluppo aziendale di Cpc, gli interventi a beneficio pubblico e ambientale, il futuro assetto dell’ex Pro Latte e la ricollocazione della moschea. Lo spacchettamento attuale del progetto – ha proseguito – è molto sbilanciato a favore delle esigenze di ampliamento dell’azienda privata e mette in secondo piano gli interventi di interesse pubblico”. Per il consigliere, inoltre, è problematica anche la chiusura di via del Tirassegno, “che porterà a una congestione del traffico”.

Intervenendo sulle linee di indirizzo per il nuovo parco Vittime innocenti di Utoya nell’area ex Pro Latte, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che “il progetto avrebbe meritato di essere maggiormente approfondito nella prossima consiliatura e dopo un serrato confronto con i cittadini. Quell’area – ha detto – dovrebbe essere completamente a verde, senza alcuna costruzione, in modo da compensare le altre opere realizzate nel quartiere e garantire una migliore qualità di vita”. Il consigliere si è anche detto “favorevole allo sviluppo di aziende che riescono a conquistare mercati internazionali e mettono a punto tecnologie innovative che possono essere trainanti per la città e creare posti di lavoro. Nel procedimento, unico però, mancano troppi pezzi e per questo voteremo contro”. Ha dichiarato, infine, voto a favore dell’ordine del giorno e soprattutto “del monitoraggio ambientale, perché Mitsubishi si è già resa protagonista di inquinamento nel nostro Paese”.

Per Europa verde-Verdi, Paola Aime ha apprezzato che sia stato superato il primo accordo, “in base al quale rischiavamo un’edificazione massiccia e il venire meno del verde al servizio dell’area”, affermando però che “c’era la possibilità di tenere insieme l’ampliamento dell’azienda e lo sviluppo del verde. Invece, con un’accelerazione che non capiamo, si è mandata avanti la parte dell’ampliamento a cui non siamo contrari ma che ha un impatto molto forte sulla zona, mentre rimane un punto interrogativo sull’area dell’ex Pro Latte”. La consigliera ha motivato il voto a favore sull’ordine del giorno perché “ammette che ci saranno disagi per la popolazione e migliora il progetto, anche se manca la sostanza vera”.

Chiudendo il dibattito, l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ha sottolineato che atti e accordi come quelli in discussione, a vantaggio dello sviluppo dell’azienda e della città, si possono portare avanti solo se esiste fiducia reciproca tra le parti: un’amministrazione che si pone in maniera seria poi può chiedere, porre condizioni e verificare che la fiducia che ha dato agli imprenditori sia stata ben riposta.

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