Il dibattito che ha portato all’approvazione dei tre ordini del giorno a sostegno dei minori e delle loro famiglie, presentati da Pd, Fratelli d’Italia ed Europa verde-Verdi, è stato aperto da Barbara Moretti (Movimento 5 stelle).
La consigliera, dopo aver ribadito che “la priorità è la tutela del minore e del suo benessere”, ha sottolineato la necessità di tutelare anche la famiglia. “Bisogna – ha detto – valutare caso per caso: a volte l’affido è la migliore o l’unica soluzione possibile, in altre situazioni è necessario garantire il massimo sostegno alle famiglie per non arrivare all’allontanamento”. Per la consigliera le amministrazioni vanno sostenute nella gestione dei servizi anche per compiere un salto di qualità, “coinvolgendo soggetti e competenze diverse, e aumentando la conoscenza dei servizi stessi e della loro modalità di attivazione”.
Vittorio Reggiani, che ha presentato l’ordine del giorno del gruppo Pd, ha sottolineato che anche a Modena, nel 2023, gli affidi sono diminuiti mentre le violenze no: “La situazione che si è creata verso i servizi e le famiglie accoglienti dopo i fatti della Val d’Enza ha fatto sì che le segnalazioni siano diminuite, che il tribunale dei minori taccia e che ci si rifugi nelle procedure per non correre rischi. Anche io – ha proseguito il consigliere – vorrei che i bambini non venissero mai allontanati dalle famiglie, come vorrei che non esistesse il cancro, ma purtroppo ci sono situazioni in cui l’affido diventa lo strumento di tutela e cura per i minori”. Secondo Vincenza Carriero, va sostenuto “qualunque progetto e tentativo di dare supporto alle famiglie in situazioni di disagio. Servizi e associazioni possono essere in difficoltà nell’affrontare un problema, ma fanno comunque un lavoro importante per la crescita corretta dei nostri bambini. Dire no in modo radicale all’allontanamento è sbagliato: ci sono bambini che nelle loro famiglie stanno male, e con l’allontanamento anche le stesse famiglie possono acquisire strumenti che non hanno”. Federica Di Padova ha affermato che l’allontanamento è una misura grave e va adottata solo quando non ci sono alternative, “ma non possiamo dire allontanamento zero senza spenderci per violenza zero e, purtroppo, siamo ancora lontani da questo obiettivo. Dovremmo essere in grado – ha aggiunto – di riconoscere i campanelli di allarme e di agire in prevenzione adottando tutte le misure giuste nell’ottica della tutela esclusiva e prioritaria del minore”.
Elisa Rossini, che ha presentato l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, ha affermato che la mozione del Pd “porta fuori strada perché utilizza certi accadimenti in modo improprio per attaccare una parte politica, oltretutto senza fatti concreti. Dall’inchiesta sui fatti di Bibbiano sono scaturite un processo ancora in corso, una commissione regionale e tante altre riflessioni e modifiche che ancora si stanno sviluppando. L’affido è un’esperienza dura e difficile, benissimo, quindi, sostenere le famiglie accoglienti ma senza strumentalizzazioni”.
Per Paola Aime, che ha presentato l’ordine del giorno di Europa verde-Verdi, “quello che è accaduto a Bibbiano ha fatto danni enormi: negli anni successivi nessuno osava più decidere un allontanamento familiare anche quando l’inadeguatezza della famiglia e il dolore del bambino erano palpabili. È stato fatto un danno enorme ai nostri bambini e al nostro futuro. Dobbiamo cercare di riportare tutto in un ambito di maggiore serenità e libertà, senza procedere ideologicamente”.
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