Ricorda il “Record del Miglio”, prima manifestazione motoristica della storia cittadina', che si svolse il 9 maggio 1909 sul rettilineo che dalla Crocetta porta a Navicello e che fu ripetuta l'anno successivo decretando una sorta di inizio di quella che diventerà la Motor Valley, la targa scoperta questa mattina presso l’area verde della filiale di Banco Bpm in via Torrazzi 8.
All’inaugurazione del monumento celebrativo hanno preso parte il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, il presidente della Fondazione Banco S.Geminiano e S.Prospero (Banco Bpm) Claudio Rangoni Machiavelli, l’Amministratore unico di Aci Modena Antonio Tempesta, oltre all’autore dell’opera Alessandro Rasponi e all’ideatore Alessandro Socini. La scopertura della targa è stata accompagnata da un corteo di auto storiche che ha percorso parte dell’antico tragitto del Miglio sulla via Nonantolana, da via dei Torrazzi fino al Navicello e ritorno, in una sorta di rievocazione storica della gara che fu. A guidare il corteo, costituito da circa una ventina di auto, la Stanguellini Barchetta 750 del Museo Stanguellini, in memoria di Francesco Stanguellini, fondatore dell’omonima casa, che corse entrambe le edizioni del Miglio. Mentre nell’area adiacente la targa era esposta una Fiat Tipo 6 del 1910 della Collezione Righini.
"Non ha solo un valore simbolico ricordare che Modena da oltre un secolo è terra dei motori - spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli - perché si tratta di un'identità che si è sviluppata progressivamente acquisendo negli anni un valore sempre maggiore in termini economici e occupazionali, per lo sviluppo del settore automotive e per ciò che riguarda la ricerca e l'innovazione. Con questa targa, quindi, facciamo memoria di uno dei momenti che hanno dato origine alla Motor Valley, di cui Modena rappresenta la capitale, ma vogliamo anche sottolineare come oggi siamo un punto di riferimento per il turismo internazionale, con numeri sempre più importanti di visitatori per la rete dei musei dedicati ai motori e per le bellezze artistiche e architettoniche della città".
Claudio Rangoni Macchiavelli sottolinea l’orgoglio della Fondazione nel supportare questa iniziativa e di ospitarla negli spazi della banca. “Banco S.Geminiano e Banco S.Prospero, le banche che danno il nome alla Fondazione – prosegue – nascono una decina di anni prima di quel maggio 1909 e la loro storia si intreccia indissolubilmente con quella di questa città, della passione per i motori e anche di Enzo Ferrari a cui proprio la nostra banca staccò il primo assegno nel 1930 contribuendo a dar vita al sogno del Cavallino rampante”.
Socini ricorda che “insieme al sindaco e all’assessore Andrea Bosi abbiamo voluto fortemente questa opera. Il Record del Miglio è un episodio della nostra storia di cui si parla poco, ma che a buon diritto può essere considerato come il “Big Bang” da cui è scaturita la Motor Valley. La Targa intende così segnare una coordinata temporale, quella del 1909 e del 1910, quando si tennero le due edizioni del Record, ma anche una coordinata spaziale: la via Nonantolana, che nell’arco di questi 115 anni è sostanzialmente rimasta uguale”.
L’opera riporta un bassorilievo realizzato da Rasponi, artista modenese autore dei busti del Parco Ferrari e premiato la scorsa estate al Concorso Italiano di Pebble Beach, e una frase evocativa di Socini, autore di “L’altra terra dei motori”, libro pubblicato nel 2023 che ricostruisce proprio la storia del Record del Miglio e la sua ‘eredità’. La targa, promossa dal Club Motori di Modena – Scuderia Modena Corse, è stata realizzata col patrocinio del Comune di Modena, con il contributo di Fondazione BSGSP, C.P. Spa, Cuoio Schedoni, Made in Motor Valley e Madrigali & Beccari e con la collaborazione di ACI Modena e del Circolo della Biella.
La Modena capitale della Motor Valley ha quindi una data di inizio: il 9 maggio 1909. In un periodo dove le automobili erano poco diffuse, appannaggio esclusivo dei ricchi, a Modena già si pensava e si sognava la velocità che questi prodigi della tecnica potevano sprigionare. Quel giorno, davanti alla folla di curiosi accorsi dalla città (all’epoca dalla Crocetta in poi era aperta campagna), grandi piloti e gentlemen driver si sfidarono per aggiudicarsi il Record del Miglio, competizione che consisteva nel percorrere un miglio (circa 1 chilometro e 600 metri) per due volte, avanti e indietro. Vinse Leonino Da Zara, asso del volante di quel periodo, a bordo di una SPA (Società Piemontese Automobili), con tanto di record del mondo, alla media di 141,278 chilometri orari. La gara si ripeté l’anno dopo, l’8 maggio 1910, sempre organizzata dall’Associazione Automobilistica Modenese e questa volta vinse Felice Nazzaro su Fiat. A entrambe le manifestazioni era presente, tra gli spettatori assiepati sul ciglio della strada, un ragazzo di nome Enzo Ferrari, che guardando quelle gare cominciò a intrecciare i suoi sogni di fanciullo con il mondo dei motori e della velocità, come ebbe modo di raccontare nella sua autobiografia “Le mie gioie terribili”.
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