Sono lo sguardo e il pensiero delle donne, spesso sconosciuti, nell’educazione, nel lavoro, nella scienza, nello sport e in molti altri ambiti, e la loro opera nel mondo per conquistare diritti e parità il filo conduttore delle iniziative che, a partire da lunedì 4 marzo e per tutto il mese, celebrano la Giornata internazionale della donna.
Promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, il programma si apre con la mostra di Memo “Non chiamiamole maestrine! L’educazione pensata dalle donne”, e propone il tradizionale spettacolo dell’8 marzo al Teatro Storchi che quest’anno vedrà sul palco Elena Bucci in “Autobiografia di ignote” e, nella stessa giornata, gli storici banchetti per la vendita della mimosa gestiti dall’Udi e la consueta camminata non competitiva “Donne in corsa.
Nel calendario anche due nuove iniziative che coinvolgono da protagoniste studentesse e studenti delle scuole superiori modenesi: la prima edizione di “La moda contro la violenza sulle donne”, premio nazionale in ricordo di Renata Trandafir, ex allieva della scuola uccisa a 22 anni insieme alla madre dal patrigno, organizzato dall’istituto Cattaneo-Deledda e rivolto a tutti gli studenti e le studentesse che frequentano gli ultimi due anni dei tecnici e professionali a indirizzo moda, e lo spettacolo “Invivavoce. Storie sommerse di violenza di genere” frutto di un’attività svolta dalla Gazzetta di Modena con le scuole superiori di Modena che mette in forma artistica il messaggio di denuncia della violenza e le pratiche di resistenza pacifica dei giovani e che andrà in scena il 12 marzo al Teatro Storchi.
Il programma delle iniziative è stato presentato nella mattina di giovedì 29 febbraio, a Palazzo comunale, dall’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi e da Giuliano Barbolini, presidente di Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro nazionale.
“Anche quest’anno – sottolinea l’assessora Baracchi – il calendario è frutto di un progetto di rete, coordinato dall’amministrazione ma costruito con le associazioni, le scuole, l’Università, i sindacati e il mondo del lavoro. Le iniziative che proponiamo puntano a mettere in evidenza il pensiero e il ruolo delle donne, in continuità con l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per il raggiungimento dell’effettiva e reale parità di genere, posto come strategico e fondamentale: una presenza femminile decisionale, indipendente e rispettata può contribuire a correggere le disuguaglianze create dallo sguardo prevalentemente maschile sul mondo”. L’assessora ha ricordato anche l’attenzione rivolta al tema della violenza sulle donne con le due iniziative che partono dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole superiori.
La Giornata internazionale della donna è l’occasione per riaccendere la riflessione sui temi della parità, dei diritti e della violenza anche attraverso seminari (tra gli altri, quelli promossi da UniMoRe su “Questioni di genere, diversità e inclusione” e dalle organizzazioni sindacali sull’occupazione per le donne); presentazioni di libri e di racconti a fumetti; mostre come “Lo sguardo maschile sui corpi delle donne” proposta da Fondazione di Modena e Fmav-Fondazione Modena Arti Visive; appuntamenti sportivi; proiezioni di film e spettacoli musicali.
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