I lavori alla porzione di Palazzo Solmi di proprietà del Comune riguardano una superficie interna di 1.803 metri quadrati e i cortili interni e sono stati definiti sulla base dei nuovi assetti funzionali che assumeranno i locali.
L’intervento riguarda, in particolare, il completamento dei cortili al piano terra, delle sale e ambienti al piano nobile, la predisposizione degli impianti elettrici e meccanici e il parziale consolidamento delle strutture, adeguandole alle attuali normative in vigore. Con l’intervento è prevista inoltre l’eliminazione delle barriere architettoniche: attraverso l’installazione di ascensori vengono infatti resi accessibili a persone con disabilità tutti i piani, eccetto due locali al piano secondo, e i blocchi bagno dei vari piani comprendono servizi igienici per disabili.
Al piano terra, le corti interne vengono ripavimentate in cotto e passatoie in pietra calcarea e attrezzate con impianti elettrici, di illuminazione e idrici, in modo da consentirne l’uso per eventi all’aperto (ad esempio, concerti o conferenze). Negli accessi su via Emilia e via Carteria vengono installati cancelli, che rimarranno sempre aperti nelle ore di esercizio. Si potrà accedere al palazzo tramite una porta scorrevole sull’area ascensore-scale e, a fianco dello scalone storico principale, nel sottoportico di passaggio tra i cortili, è in corso la realizzazione di un nuovo accesso e una scala secondaria con struttura in acciaio. Per potenziare il collegamento tra il piano nobile e i locali nel sottotetto, inoltre, la scala nel lato ovest del palazzo viene affiancata da una piattaforma elevatrice.
Al piano ammezzato, tre sale tra le quali l’ampio salone con soffitto cassettonato, saranno presto pronte a ospitare la nuova sede della società del Sandrone, in cui troverà spazio anche la cucina in uso al circolo ricreativo, oltre ai servizi per gli utenti.
Al piano nobile, le logge della corte cinquecentesca, chiuse con sottili infissi in acciaio color bronzo e vetro nel rispetto della configurazione architettonica, diventeranno il nodo distributivo per tutta la porzione del fabbricato. Internamente, l’intervento preserva e valorizza l’effetto ottico che, passando attraverso le diverse sale e relative porte, consente di traguardare le finestre di via Badia e via Carteria, attraverso un asse lungo oltre 65 metri. Il Salone delle feste, così come il Camerino degli specchi, ripristinato con gli apparati decorativi originari, e alcune altre sale adiacenti rimarranno sempre visitabili e disponibili per eventi, concerti di musica da camera, feste, convegni ed esposizioni temporanee per altri soggetti del territorio. A ovest di questi locali troverà sede l’allestimento permanente della Società del Sandrone dedicato ai burattini, che sarà gestito secondo un progetto concordato con l’Amministrazione volto a valorizzare la cultura e la tradizione modenese, in coordinamento con il progetto di valorizzazione del patrimonio delle teste di legno del Museo civico: circa 150 burattini realizzati a partire dalla fine dell’Ottocento, una “Baracca”, come si definisce il teatro delle teste di legno, dello stesso periodo, i manoscritti delle farse e una mostra storica, ricca di documenti e immagini che ripercorre gli oltre 150 anni della Società e la tradizione dell’antico Carnevale modenese. A est del Salone saranno collocati gli uffici e i servizi del Consorzio Festival Filosofia, dotati di propria scala di accesso e ingresso esclusivo da via Badia. Oltre all’organizzazione della manifestazione annuale, il Consorzio sviluppa anche una serie di ricerche, pubblicazioni ed eventi culturali.
Al piano sottotetto, raggiungibile con due scale interne e un piccolo ascensore, vengono collocati gli impianti e, nel lato ovest, gli ambienti potranno essere utilizzati come uffici e ospitare eventualmente altre attività.
In tutti i piani, a testimonianza del tipo di pavimentazioni preesistenti, è prevista la posa di mattonelle in cotto fatte a mano nei diversi formati di riferimento, così come nei gradini dello scalone. L’impianto di raffrescamento e riscaldamento viene completato e adeguato alle normative più recenti con distribuzione sottopavimento e sottotraccia alle pareti; queste ultime tinteggiate con colori a calce secondo le cromie, le riquadrature e le decorazioni rilevate nel corso delle ricerche stratigrafiche effettuate. È prevista la conservazione degli infissi esterni e interni (già recuperati o sostituiti) e tutte le nuove partizioni murarie interne presentano elementi che evidenziano il distacco dai soffitti dei locali per sottolineare il nuovo inserimento.
Il recupero del complesso monumentale di Palazzo Solmi era già stato avviato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Bologna una decina di anni fa, prima del trasferimento di quell’area dell’immobile al Comune, avvenuto a marzo 2021. Quei lavori erano stati conclusi solo parzialmente nel 2014.
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