Il Consiglio comunale ha dato il via libera all’installazione del metanodotto a servizio della stazione di rifornimento Secchia est in Autostrada sul territorio comunale in favore della società Snam rete gas spa.
La delibera, illustrata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, è stata approvata con il voto a favore di Pd (eccetto il consigliere Stefano Manicardi che si è avvalso del non voto), Modena Civica, Sinistra per Modena, Gruppo indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Modena Sociale – Indipendenza!, Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre si è astenuto il Movimento 5 stelle. L’intervento prevede la costruzione e posa di un tratto di metanodotto con pressione 12 Bar, per una lunghezza di 705 metri a margine della viabilità esistente in territorio rurale, di collegamento tra la rete gasdotti Snam e l’area di servizio Secchia est in Autostrada (direzione Milano).
“Il Comune – ha affermato Vandelli – è chiamato a esprimersi sull’intervento in sede di Conferenza dei servizi, la cui titolarità è in capo ad Arpae Sac, rispetto alla coerenza del progetto con la pianificazione urbanistica comunale, vista anche la necessità di apporre vincoli espropriativi. Riteniamo di poter dare una valutazione positiva, confermando l’interesse pubblico dell’intervento, ma con integrazioni che recepiscano anche le prescrizioni espresse dalla Commissione per la Qualità architettonica e il paesaggio: ponendo attenzione alle modalità di intervento, sia per quanto riguarda le interferenze con il sistema della vegetazione presente, sia rispetto alla viabilità durante i lavori”.
L’assessora ha infatti spiegato che “è stata specificata la necessità che l’intervento si conformi al regolamento del verde per quanto riguarda la sostituzione delle alberature che vengono rimosse e, in aggiunta, con attenzione anche alle siepi, e si chiedono azioni di mitigazione per ridurre le interferenze con le alberature e siepi che permangono. Abbiamo inoltre posto ulteriore attenzione al tema delle interferenze delle operazioni di svolgimento degli scavi e della posa delle condotte con la viabilità che, seppur minore e senza grossa presenza di traffico, presenta strade con alcune fragilità e di ridotte dimensioni: chiediamo quindi la verifica prima e dopo dello stato delle strade che saranno percorse dai mezzi, per prevedere interventi di asfaltatura nel caso di situazioni che necessitino il ripristino di una condizione ottimale”. Vandelli ha infine evidenziato che si è posta l’attenzione sulla necessità di accompagnare eventuali chiusure stradali con adeguata informazione ai residenti, in quanto per alcune abitazioni, le strade presenti rappresentano l’unico accesso.
Aprendo il dibattito, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha evidenziato che, “a fronte dell’interesse pubblico dell’opera e delle compensazioni previste, c’è comunque un eccessivo sacrificio di piante che ci rende perplessi”.
Per il Pd, Stefano Manicardi, riferendosi all’area interessata dall’intervento, ha parlato di “zona caratterizzata da vegetazione boschiva di qualità e dall’unico accesso ciclopedonale verso Modena”. Il consigliere ne ha dunque auspicato particolare tutela, esprimendo la speranza che l’opera possa essere occasione “per inserire nuovo e pregiato verde e per migliorare ulteriormente la fruizione delle strade”.
Annunciando il voto a favore del gruppo, Antonio Carpentieri ha parlato di “delibera equilibrata” perché richiede alcune garanzie al privato, anche in via preventiva: “Giusto che tra le questione poste ci sia anche quella ambientale: è un cambiamento culturale in corso che non deve più stupire”.
Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha espresso particolare apprezzamento per l’integrazione “doverosa” proposta dall’assessora, in riferimento alla compensazione del verde per l’intervento. Il consigliere ha quindi puntualizzato che “non basta ripristinare il numero delle piante, ma bisogna anche prevedere che le essenze sostitutive abbiano coerenza e un’utilità migliore delle attuali”. Infine, il consigliere ha auspicato che “venga salvaguardata la già precaria piattaforma stradale esistente”.
In replica, l’assessora Vandelli ha precisato che le garanzie sul verde rappresentano un elemento di novità: “Lo abbiamo posto noi in sede di conferenza dei servizi perché il progetto ne era privo; si tratta di un nuovo modo di concepire l’inserimento paesaggistico delle opere, che deve tener conto di regole ben precise”.
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