È dedicato a fare memoria del periodo storico in cui l’Italia ambiva a diventare una potenza coloniale e dei costi umani che questo ha comportato per le popolazioni africane assoggettate il ciclo di incontri “Colonialismo italiano. Memorie consapevoli” che prende il via lunedì 19 febbraio, alle 14.30 nella sala ex Oratorio di Palazzo dei Musei con il seminario “Altre Resistenze. Etiopia e Libia”.
Il 19 febbraio (Yekatit 12, secondo il calendario etiope) è il giorno dell’anniversario del massacro di Addis Abeba compiuto nel 1937 da camicie nere, militari e civili italiani come rappresaglia per l’attentato a Rodolfo Graziani, all’epoca viceré d’Etiopia: una delle pagine più nere del colonialismo italiano in Africa ma anche il primo episodio della Resistenza dei patrioti etiopi agli occupanti italiani.
Un secondo appuntamento, introdotto dal vicesindaco Gianpietro Cavazza, sempre lunedì 19 febbraio, è alle 21, nella chiesa di San Carlo con il reading intitolato “Italiani bravissima gente. Quando eravamo colonialisti” scritto e interpretato da Carlo Lucarelli con l’accompagnamento alla voce e chitarra di Marco Dieci. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il seminario e il reading si inseriscono in un progetto più ampio, promosso dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, che prosegue fino a maggio con iniziative sulle tracce lasciate in città dalla storia coloniale.
Il ciclo di incontri, come spiega Cavazza, “consente di conoscere la storia, spesso trascurata, del colonialismo italiano che è una parte importante del nostro passato. Conoscere e accettare la propria storia sono passaggi necessari per comprendere la drammatica attualità di situazioni come il perdurare delle disuguaglianze fra nord e sud del mondo, l’inasprimento dei conflitti, le migrazioni e per poter costruire un futuro di pace e giustizia sociale”.
Gli appuntamenti si concluderanno domenica 5 maggio con l’inaugurazione, alle 11, alle Piscine Dogali, di un pannello esplicativo della battaglia di Dogali avvenuta il 26 gennaio 1887 nella piana di Massaua in Eritrea dove una colonna di cinquecento soldati italiani fu massacrata da truppe abissine. “Il programma sul colonialismo italiano – commenta l’assessore Andrea Bosi, presidente della commissione Toponomastica – ha, tra gli altri, anche l’obiettivo di avviare una riflessione collettiva sulle funzioni e gli scopi sottesi alle intitolazioni degli spazi pubblici e sul loro significato culturale”.
Il seminario “Altre Resistenze. Etiopia e Libia”, aperto dai saluti dell’assessore Bosi e della direttrice del Museo Civico Francesca Piccinini, è aperto a tutti. Intervengono: Alessandro Volterra (Sapienza Università di Roma) e Maurizio Zinni (Università Roma Tre) su “Repressione e Resistenza nella Libia coloniale”; Andrea Sestante autore della graphic novel “Yekatit 12”; Emanuele Ertola (Università di Siena) sulle resistenze globali contro l’invasione italiana. Un altro punto di osservazione è portato da Zighereda Tesfamariam dell’associazione Donne nel mondo, Zewidu Demisew Zeleke in rappresentanza della comunità etiope, Issak Yusuf Abukar, dell’associazione Comunità somala. Matteo Dominioni, storico del colonialismo italiano, parlerà della resistenza etiopica all’occupazione italiana e Costantino Di Sante (Università del Molise) di “Misfatti senza giustizia” presentando il dossier della War crimes commission.
Il ciclo prosegue sabato 16 marzo con il trekking urbano “Tracce di colonialismo” mentre sabato 23 marzo e sabato 6 aprile sono in programma visite guidate alle raccolte etnologiche del Museo Civico focalizzate sull’avvio del colonialismo italiano.
Azioni sul documento