“Immaginabili Futuri (al 5 al 7 dicembre a Modena) dedicato ai mondi della scuola e dell’educare, è rivolto a scuole, università e agenzie formative, studenti e insegnanti, istituzioni, imprese e terzo settore, cittadini e famiglie. Tre giorni per discutere del ruolo che la comunità educante e la società civile possono ricoprire di fronte a tre sfide che lancia il presente: educativa, ambientale, tecnologica.
La sfida educativa sarà al centro dell’incontro inaugurale del festival, in programma giovedì 5 dicembre dalle 14.30 alle 17.30 al Teatro San Carlo. Ad aprire la plenaria intitolata “La scuola, un’avventura educativa inclusiva” saranno i saluti del sindaco Massimo Mezzetti e dell’assessora alle Politiche Educative Federica Venturelli. Interverranno, quindi, la scrittrice e filosofa Maura Gancitano per un’analisi della “Scuola tra performance e scoperta”, il pedagogista Antonio Catalano di Universi Sensibili concentrandosi sulla “Pedagogia della meraviglia”, lo scrittore e fondatore della scuola di Penny Wirton Eraldo Affinati per un intervento su “L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani” e il filosofo Vito Mancuso con “Destinazione e speranza”.
La sfida del sistema educativo e partecipativo sarà anche il tema dei workshop in programma venerdì 6 dicembre alla Fondazione San Carlo dove, alle 14.30, si discute del ruolo dei Poli per l’infanzia, quali laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio nella realizzazione di un Sistema Integrato Zerosei. L’incontro vuole riflettere sugli scenari aperti da chi, come Modena, ha accettato la sfida cominciando a immaginare trame su cui tessere sperimentazioni per un intervento educativo ricco di infinite possibilità. Intervengono: Lucilla Tutone docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione Unibo, Patrizia Belloi responsabile Coordinamento Pedagogico Fondazione Cresci@mo, Daniela Lombardi responsabile del coordinamento pedagogico 0/6 FismModena, Annalisa Montanari e Noemi Piccinelli pedagogiste di Fondazione Cresci@mo.
Parallelamente in Sala 40 si svolge “Se partecipando, io potessi…immaginare l’incontro tra scuole, famiglie e territorio”: a cinquant'anni dall'approvazione delle norme note come "decreti delegati", in cui sono stati istituiti gli organi collegiali, ci si chiede quale sia lo stato della partecipazione oggi. Il workshop intende portare l'attenzione su traiettorie di possibili incontri che aprono la strada a sinergie tra scuole, famiglie e territorio; una ricerca di delicati equilibri tra aperture e confini, tra riconoscimento reciproco e spazi di confronto, tra bisogni individuali e obiettivi comuni, primo tra i quali l'inclusione e la partecipazione di tutti bambini e bambine, ragazzi e ragazze che attraversano il percorso educativo e scolastico fino alla maggiore età. Intervengono: Gaia Romani assessora del Comune di Milano, Viviana Giacomini dirigente Scolastica Ipsia Fermo Corni di Modena, Francesco Zanon presidente del Consiglio d'Istituto IC 8 Modena.
“L’obiettivo - sottolinea l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli – è contribuire a innovare gli approcci didattici e educativi per sostenere sempre di più e sempre meglio i percorsi di crescita di bambini e ragazzi, generando narrazioni improntate a sentimenti di fiducia. In questo processo, la comunità educante e la scuola giocano un ruolo cruciale: non solo come istituzioni formative, ma come centri d’ispirazione e cambiamento. La scuola diventa il punto d’incontro tra saperi, esperienze e dialogo intergenerazionale contribuendo a formare cittadini consapevoli e responsabili”.
E si intitola “La scuola, luogo per immaginabili futuri” la plenaria che sabato 7 dicembre (ore 9,30 Sala Chiesa San Carlo) concluderà la tre giorni. Interverranno: Vittorio Gallese neuroscienziato dell’Università di Parma (Corpo, cervello, relazione. Una prospettiva neuroscientifica), la scrittrice imprenditrice Francesca Cavallo (Nuove generazioni, costruttori di futuri), Luigina Mortari pedagogista dell’Università di Verona (La sapienza politica: la scuola, luogo dove apprendere la grammatica dell’agire giusto) e la pedagogista Rachele Furfaro (Per una vera scuola inclusiva).
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