Sono aumentati i dispositivi di controllo in diverse aree della città da parte di Forze dell’ordine e Polizia locale, anche in abiti civili. Nello specifico, la Polizia Locale ha attivato un servizio di vigilanza fissa all’entrata e uscita di diversi istituti scolastici e in particolare presso il Polo Leonardo e l’Autostazione dove è stato rafforzato il servizio antibullismo degli operatori della Zona 1. Prevista inoltre l’intensificazione degli accompagnamenti in Questura degli autori dei reati, per attivare, in caso di stranieri maggiorenni e se ci siano i presupposti, le procedure di espulsione. Sono alcune delle misure attuate per contrastare l’aumento delle condotte devianti da parte di giovani, accanto al potenziamento della videosorveglianza cittadina e all’intensificazione di interventi per le scuole: dal mediatore scolastico all’educativa di strada.
A illustrarle, in Consiglio comunale lunedì 9 dicembre, rispondendo a due interrogazioni di Fratelli d’Italia, è stata l’assessora alla Sicurezza urbana integrata e coesione sociale, Alessandra Camporota che, dopo aver espresso vicinanza e solidarietà alle famiglie e un ringraziamento agli insegnanti, ha riportato all’Aula le disposizioni assunte dalla Prefettura in seguito ad appositi Cosp Comitati di Ordine Pubblico e Sicurezza, sollecitati anche dall’amministrazione comunale e ha sottolineato anche l’importanza di un approccio integrato e progetti intersettoriali che investono sicurezze e coesione sociale, istruzione e politiche giovanili.
L’interrogazione presentata da Elisa Rossini entrava in particolare nel merito del documento “Le Gang Giovanili in Italia”; chiedeva inoltre di fatti accaduti alla Madonnina; con quali modalità verranno rafforzati i controlli e quali i provvedimenti adottati dal Questore dall’entrata in vigore del Decreto Caivano. L’istanza illustrata da Luca Negrini si concentrava sugli episodi di aggressioni nei pressi degli istituti scolastici chiedendo in particolare quante siano state le aggressioni, se sia accertata la presenza di baby gang in città e circa l’intenzione di mettere in campo “pattugliamenti in borghese” davanti alle scuole in orario di entrata e uscita.
Dall’inizio dell’anno scolastico sono una decina le aggressioni avvenute davanti alle scuole di cui ha riscontro la Prefettura che nel Tavolo del 5 dicembre ha fatto sapere che non risultano denunce di ulteriori episodi avvenuti dopo il rafforzamento della presenza di Forze dell’ordine e Polizia locale deciso appunto nel Cosp del 20 novembre, quando è stata anche richiamata l’attenzione sulla necessità di promuovere occasioni di formazione per dirigenti scolastici e insegnanti sugli strumenti a disposizione per contrastare fenomeni delinquenziali.
Istituito successivamente al Cosp dalla Prefettura, il Tavolo che assume la caratteristica di organo permanente, è composto da Forze dell’ordine, Polizia Locale, presidente della Provincia, sindaco, assessore comunali a Sicurezza e inclusione e alle Politiche educative, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Coordinamento dei dirigenti scolastici e Coordinamento dei Consigli di Istituto che hanno condiviso diverse iniziative, ha illustrato l’assessora: “La confermata intensificazione dell’attività di controllo delle Forze dell’ordine, ma anche incontri in classe per spiegare le conseguenze legali di comportamenti devianti e relazioni più assidue con i dirigenti scolastici per segnalare situazioni a rischio. Si è inoltre deciso per un potenziamento di interventi ‘positivi’ nelle scuole e nelle vicinanze, come, da parte dell’amministrazione comunale, il mediatore scolastico (con possibili cofinanziamenti da parte di ministeri, Ufficio scolastico provinciale e fondazioni) e l’educativa di strada dedicata ad intercettare il disagio giovanile a più ampio raggio. Inoltre, la Giunta ha deciso di implementare le risorse relative a progetti intersettoriali che investono sicurezze e coesione sociale, istruzione e politiche giovanili.
Rispondendo ai quesiti della consigliera Rossini, l’assessora ha anche spiegato che il tema della prevenzione e contrasto alle condotte devianti e violente dei gruppi giovanili, che rappresenta a tutti gli effetti un elemento di preoccupazione, esploso a livello nazionale dopo il Covid, prevede un approccio che analizzi studi, dati e ricerche che, ai vari livelli, tentano di indagare il fenomeno, per formulare ed attuare strategie di prevenzione. Quindi, oltre alla ricerca del 2022 di Transcrime (citato nell’interrogazione) redatto tramite questionari ai Comandi dei Carabinieri e Questure integrati con l’analisi di articoli apparsi sulla stampa, ha citato altri studi più aggiornati, a partire dal rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del 2024, che esaminando anche realtà locali, non include Modena nelle 73 province che nel biennio 2022/2023 hanno registrato attività di gang giovanili. La ricerca “Bande giovanili di strada in Emilia-Romagna tra marginalità, devianza e insicurezza urbana” non riscontra in Regione aggregazioni identificabili come “bande, ossia gruppi strutturati e stabili nel tempo”. La stessa Prefettura ritiene che “in città non sono stati registrati gruppi organizzati e strutturati di minori legati ad organizzazioni criminali”, ma si è registrato un diffuso atteggiamento di disprezzo per le regole del vivere civile che sfocia talvolta in episodi di vandalismo, disturbo e talvolta in vessazioni e violenze rivolte quasi sempre a danno di coetanei minorenni. La fascia maggiormente interessata è quella tra i 15 e i 17 anni e sono coinvolti minori italiani anche di seconda generazione e stranieri.
Questura e Polizia Locale non hanno invece ricevuto richieste d’intervento né denunce relative a fatti del 30 settembre alla Madonnina; nel sistema Rilfedeur risultano alcune segnalazioni nei mesi estivi di scorribande di ragazzi in motorino con danni agli arredi del parcheggio di via Uccelliera che hanno portato, a fine agosto, a identificare quattro minori. L’assessora Camporota ha colto quindi l’occasione per annunciare che nella zona, in particolare in via Uccelliera, sono avviate le procedure per installare ulteriori dispositivi da integrare nel sistema di videosorveglianza.
Per quanto invece riguarda il quesito sul Decreto Caivano, dall’entrata in vigore i provvedimenti adottati dal Questore nei confronti dei minori sono stati: 37 avvisi orali, un ammonimento per bullismo e cinque per cyber-bullismo, complessivamente quattro divieti d'accesso alle aree urbane (Dacur).
L’assessora Camporota ha infine ribadito l’importanza di denunciare episodi criminosi, “perché solo attraverso le denunce si riesce a elaborare la strategia in termini d'indagine e mappatura dei fenomeni, che ha condotto, un paio di anni fa a stroncare nel nostro territorio la nascita embrionale di alcune organizzazioni criminali minorili”.
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