Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di lunedì 27 novembre, ha approvato l’ottava e ultima variazione di bilancio 2024.
Il dibattito che ha preceduto l’approvazione della delibera, presentata in aula dall’assessore al Bilancio Vittorio Molinari, è stato aperto da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia). La consigliera si è soffermata sul vincolo di utilizzo che la variazione prevede per le maggiori entrate derivanti dall’addizionale Irpef che, “per scelta politica” sono destinate a finanziare i teatri: “Una decisione che non condividiamo. Le addizionali non dovrebbero essere applicate perché bisognerebbe lasciare queste risorse ai cittadini, in modo che possano usarle liberamente. Ma, visto che ci sono, non è opportuno utilizzare le risorse che ne derivano per i teatri: non tutti li frequentano e non perché siano culturalmente involuti, ma perché hanno fatto scelte diverse. L’entrata maggiore andrebbe impegnata, piuttosto, per ridurre le rette degli asili o per creare nuovi posti”. Per la consigliera, infine, bisognerebbe porre attenzione anche alle risorse per la piscina Dogali, “già destinataria di numerosi finanziamenti negli anni. In vista del rinnovo della concessione, nel 2029, bisognerebbe fare valutazioni sulla gestione”.
Per il Pd, Vincenza Carriero ha sottolineato l’importanza degli investimenti a sostegno del comparto scolastico e dei teatri, oltre che dei fondi, in parte corrente, per l’incremento del trasporto scolastico e delle persone con disabilità. La consigliera ha affermato, inoltre, che “le città sono complesse, è giusto, quindi, che i fondi disponibili siano destinati a più ambiti”. Per Alberto Bignardi, la variazione dimostra la capacità dell’amministrazione “di affrontare le sfide attuali con una visione strategica e una gestione responsabile delle risorse. La scelta di destinare l’avanzo a progetti di lungo termine, inoltre, riflette un approccio lungimirante e sostenibile che valorizza il patrimonio locale e promuove il benessere della comunità”. Fabia Giordano si è soffermata sugli investimenti per le strutture sportive, in particolare Dogali e polisportive condividendo la destinazione dei fondi per la riqualificazione della piscina perché “offre a tutti la possibilità di praticare gli sport acquatici e ha spese che negli ultimi anni sono cresciute moltissimo” e alle polisportive perché “sono luoghi di socializzazione importanti non solo per gli anziani ma anche per bambini, ragazzi e adulti”. In dichiarazione di voto, Federica Di Padova ha sostenuto che, al contrario di chi è convinto che la sinistra abbia un’idea elitaria della cultura, “gli investimenti in variazione sostengono un’idea di cultura che è comunità, uguaglianza, democrazia, che coinvolge tutti i cittadini, indipendentemente dalle condizioni sociali”.
Per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha affermato che le risorse sono poche “e avrebbero dovuto essere usate meglio, secondo priorità che rispondono alle necessità della città e che sono la casa e i trasporti pubblici. I finanziamenti, invece, sono destinati in modo spropositato alle polisportive, alle piscine, al campo da baseball, sport praticato da pochissimi, a costruire mense per scuole che già le avevano”. Per il consigliere “non c’è stata una discontinuità con l’amministrazione precedente, la città sta cambiando e ci sarà sempre più bisogno di soldi da investire nel sociale”.
Per Pri-Azione-Sl, Paolo Ballestrazzi han affermato che “alcune cose devono essere finanziate in perdita attraverso la fiscalità generale e la cultura è una di queste, perché la politica culturale è fondamentale. L’investimento nella cultura, infatti, è l’unico che può garantire un processo di crescita complessiva della nostra comunità. Investire nella cultura e nell’università, dunque, deve essere un’esigenza prioritaria”.
Anche per Maria Grazia Modena (Modena per Modena) è importante sviluppare l’università, e in particolare le facoltà umanistiche: “l’Università di Modena ha eccellenze in ambito tecnico e scientifico, ma se vogliamo che l’intelligenza artificiale sia antropocentrica, dobbiamo fare in modo che la città non si spogli della parte umanistica”. Per la consigliera è anche importante che le risorse del Pnrr siano spese in modo progettuale: “Non se ne può più di risorse per le Dogali e le polisportive, serve, invece costruire palestre e piscine per le scuole in modo che i giovani possano cominciare a fare sport e socializzare. I soldi spesi per Dogali, polisportive e campo da baseball sono soldi buttati”.
Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha ricordato che “è possibile utilizzare l’avanzo per fare investimenti grazie al fatto che i conti del Comune sono in ordine. La variazione e il bilancio preventivo – ha proseguito – mettono attenzione e risorse su un tema fondamentale come le manutenzioni: significa puntare sulla città che c’è, a fronte di investimenti essenziali per l’edilizia sociale e scolastica e per lo sport. Investire sullo sport, infatti, significa investire sul welfare che coinvolge giovani e meno giovani e che sviluppa la coesione sociale. Così come è una scelta politica giusta investire sulla cultura che non si sostiene da sola”.
Anche Martino Abrate, per Alleanza verdi sinistra, ha ribadito che la possibilità di investire discende da un bilancio in equilibrio e ha affermato che gli investimenti “vanno verso le realtà che ne hanno più bisogno: la scuola, la cultura e lo sport che è un valore. Le polisportive si stanno trasformando in centri di aggregazione per un’utenza giovane”. Per il consigliere, inoltre, sport e cultura “non sono in competizione tra loro e varrebbe la pena di avere un’addizionale Irpef leggermente più alta per investire di più nella cultura”.
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