L’approvazione delle due mozioni sugli interventi a sostegno della popolazione anziana, illustrate da Forza Italia e Pd, che riguardano, rispettivamente, l’istituzione del Garante della terza età e azioni coordinate dei soggetti coinvolti nell’assistenza, è stata preceduta da un dibattito.
Modena per Modena ha sottolineato l’importanza del Garante per la terza età, figura già presente in altri Comuni, il cui ruolo sarebbe da definire in un’apposita commissione a cui spetta, però, soprattutto, il compito di monitorare i problemi relativi all’assistenza e al trattamento degli anziani, soprattutto all’interno delle Cra. Il gruppo ha poi definito il documento proposto da maggioranza e Modena Civica troppo vasto e più simile a una riforma.
Fratelli d’Italia ha parlato di problema culturale verso una fascia di popolazione che in passato per la società deteneva sapienza e cultura mentre oggi, invece, viene vista quasi come un peso. Di fronte a tale prospettiva, spetta al Consiglio comunale elevare un grido contro la politica dello scarto, valorizzando invece quelle esperienze che affermano e tutelano la vita di queste persone. Entrando nel merito della mozione illustrata dal Pd, il gruppo ha evidenziato come bisognerebbe partire proprio dal documento citato “Prendiamoci cura” per capirne l’effettiva attuazione. Secondo il gruppo, infatti, si tratta di un documento povero poiché non parte da un esame dei dati e rileva una mancanza di integrazione tra i veri settori dell’Amministrazione comunale. Poi, è stato notato come, nonostante i dati alti sulle truffe agli anziani, nella mozione sia riservato poco spazio alla sicurezza. Rispetto alle prospettive di cohousing, il gruppo ha sottolineato infine come per gli anziani il nucleo abitativo rappresenti una base primaria di protezione.
Per Lega Modena gli anziani chiedono stabilità, prossimità dei servizi e soprattutto permanenza nel luogo in cui hanno vissuto: tutti aspetti che appartengono alla cultura italiana, diversa da quella del nord Europa. Pertanto, occorre sia creare spazi di aggregazione, che aiutino queste persone a mantenere la propria vitalità e autonomia, ma anche servizi quotidiani che, a fronte di limitata autonomia, non richiedano per essere ottenuti la presenza dell’anziano: una figura come quella del Garante potrebbe aiutare a sviluppare queste opportunità.
Il Pd ha sottolineato come la mozione illustrata rappresenti un indirizzo per una linea chiara di interventi, rivolti non solo agli anziani ma anche a familiari, caregiver e personale medico. Inoltre, viene riservata grande attenzione alle cure domiciliari per chi non è auto sufficiente, con la prospettiva, però, in caso di impossibilità di cura nel proprio domicilio, di offrire setting di residenzialità intermedia, come coabitazioni e piccole strutture, capaci di integrare i posti di Rsa. L’obiettivo è di mettere in rete tutti i soggetti coinvolti nell’assistenza, incluse anche realtà del terzo settore e dello sport con cui coprogettare iniziative specifiche.
Per Avs, un tema complesso, come l’assistenza alla popolazione anziana, richiede risposte complesse e, in questo caso, l’obiettivo è di arrivare, a partire dalla commissione, alla definizione di una rete di servizi, composta da Azienda sanitaria, professionisti, familiari e terzo settore, coordinata dal Comune che sia in grado di definire setting diversi di intervento anche attraverso un ruolo interdisciplinare. Per il gruppo, più problematico potrebbe essere definire il ruolo di un Garante che, nei fatti, raramente ha capacità di intervento.
Per il M5s diventa sempre più necessaria una rete socioassistenziale coordinata per contrastare la solitudine degli anziani che, insieme ai giovani, rappresentano la parte di popolazione più fragile. Per intervenire occorre dunque partire da una commissione che consenta, attraverso studi e documenti, di adottare politiche efficaci. Il gruppo ha poi evidenziato anche l’importanza di adottare scelte urbanistiche che vadano incontro a queste fragilità, creando, per esempio, centri di aggregazione e servizi di prossimità.
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