22/10/2024

SICUREZZA SCUOLE / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei gruppi consiliari nella discussione sulle due mozioni illustrate da Pd e FdI

La discussione sui due ordini del giorno per la sicurezza nelle aree scolastiche, presentato dal Pd (e sottoscritto anche da Avs, M5s, Sd, Modena civica), e per i nonni vigili, presentato da Fratelli d’Italia, è stata aperta dal gruppo Modena per Modena per il quale l’attraversamento pedonale degli studenti non deve essere tutelato solo dal nonno vigile ma anche dai ragazzi del servizio civile e, più in generale, da volontari di sicurezza preparati. Il gruppo si è poi soffermato sull’importanza di applicare in città il Patto per Modena sicura per dare risposta al disagio sociale, auspicando anche un aggiornamento, da parte del Governo, della normativa nazionale che regola il corpo di Polizia locale.

Per Lega Modena occorre contrastare l’emergenza criminalità con quanti più agenti possibili in strada. Il gruppo si è quindi focalizzato, apprezzandola, sulla figura del nonno vigile, sottolineando come sia già presente in altri Comuni. Poi, concentrandosi sulla mozione del centro sinistra, ha parlato di documento che propone temi già approvati in passato e quindi presentato strumentalmente per opporsi all’atto del centrodestra.

Fratelli d’Italia ha argomentato che l’istituzione del nonno vigile, richiesta peraltro a Modena dagli stessi sindacati di polizia da un ventennio, vede la città indietro rispetto ad altri Comuni dove questo progetto (chiamato “nonno vigile” ma a cui possono partecipare tutti, purché formati) è già presente. In particolare, il gruppo ha evidenziato come questo servizio, a costo zero, non solo alleggerirebbe la Polizia locale ma rappresenterebbe un’opportunità per quella fascia di popolazione che vuole impegnarsi attivamente per il bene della città. Infine, il gruppo ha sostenuto che il centro sinistra, presentando una mozione sullo stesso tema, vuole prendersi il merito di ciò che ha osteggiato per molti anni e che riguarda, appunto, la riorganizzazione della Polizia locale, peraltro al centro di un iter già avviato dall’Amministrazione comunale.

Modena in ascolto ha definito la figura del nonno vigile accattivante anche su un piano comunicativo e soprattutto utile a liberare l’impiego della Polizia locale su altri fronti necessari alla città. Il gruppo ha poi rilevato come anche l’Amministrazione comunale si stia ponendo il problema dell’utilizzo o meno degli agenti davanti alle scuole, pertanto, la mozione tocca una questione reale.

Per il Pd, il progetto del nonno vigile, considerato solo in termini di riorganizzazione della Polizia locale, è un ritorno al passato: già vent’anni fa esistevano volontari davanti le scuole, tuttavia non sempre in grado di gestire pienamente aspetti critici riguardanti la sicurezza degli studenti. Per questo motivo, sono stati i dirigenti scolastici a richiedere anche personale specifico e formato come quello della Polizia locale. Quindi, il gruppo ha specificato che il volontariato non può colmare lacune di servizi che devono essere garantiti dallo Stato: occorre perciò un’iniziativa strutturata che porti sia agenti e risorse ma anche percorsi di coprogettazione con il volontariato affinché sia di qualità. La sicurezza deve essere intesa, infatti, come un mosaico composto da tanti elementi e la Polizia locale è il corpo di polizia maggiormente presente in città e deve essere integrato nell’obiettivo della coesione sociale che è prioritario. Per il gruppo la mozione di Fratelli d’Italia non approfondisce il ruolo e le responsabilità dei volontari che non possono essere “vigili”, al massimo possono essere “scout”. Ma ci sono situazioni in cui occorre l’autorità di un agente per far rispettare il codice della strada.

Per Avs è giusto dare agli agenti un ruolo più significativo, in grado di infondere tranquillità e sicurezza tra i cittadini. Occorre quindi alleggerire la Polizia locale anche da mansioni amministrative, impiegando gli operatori sul territorio, con la compartecipazione del volontariato che deve essere formato adeguatamente. Il gruppo ha poi sottolineato il valore degli spazi di quiete da inserire vicino alle scuole, come piazze e strade che favoriscano un ingresso sicuro e tranquillo degli studenti a scuola.

Monitoraggio delle scuole e investimento su percorsi educativi sono i due aspetti della mozione di maggioranza evidenziati da Spazio democratico. Il primo ricorda l’importanza di effettuare una mappatura degli edifici che necessitano di maggiore attenzione e sicurezza stradale perché su arterie ad alta percorribilità e quindi pericolose. A questo tema si integra la necessità di percorsi di educazione stradale nelle classi che consentano agli studenti di muoversi consapevolmente in città.

Il Movimento 5 stelle ha ribadito come l’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza affronti il tema con una visione più complessiva che da un lato, rileva come ci siano situazioni complesse, in certe aree o davanti a determinati istituti scolastici, che per la loro complessità non possono essere lasciate alla responsabilità dei volontari, dall’altro aggiunge il tema della mobilità, essenziale quando si parla di scuola, e dell’accertamento e della repressione di violazioni del codice della strada o di comportamenti come atti di bullismo o di spaccio che spetta alle forze dell’ordine. Il gruppo ha annunciato, quindi, la non partecipazione al voto sull’ordine del giorno proposto da Fratelli d’Italia perché chiede una cosa che, di fatto, la giunta sta già facendo.

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