21/10/2024

LA POLIZIA LOCALE CAMBIA PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE

Già avviato il percorso per la riorganizzazione e per la vigilanza scolastica si guarda ai volontari. Assessora alla Sicurezza risponde all’interrogazione di Modena per Modena

La Polizia locale cambia, alla luce delle nuove sfide da affrontare sul territorio e dell’evoluzione normativa volta a una maggiore specializzazione e qualificazione delle Polizie locali. L’amministrazione comunale di Modena sta già lavorando alla riorganizzazione del Corpo di via Galilei: un percorso di rinnovamento condotto insieme al Comandante, che coinvolge tutto il personale e richiede incontri serrati, già avviati, con le unità operative del Comando e le Organizzazioni sindacali per valutare le azioni da intraprendere a breve e lungo periodo.

La riorganizzazione della Polizia locale di Modena è stata confermata dall’assessora a Sicurezza urbana integrata, Polizia Locale, Coesione sociale, Integrazione e Cittadinanza, Volontariato e Terzo Settore, Alessandra Camporota nel Consiglio comunale di lunedì 21 ottobre, rispondendo all’interrogazione di Maria Grazia Modena (Modena per Modena).

La consigliera, nel merito ha chiesto, tra le altre questioni, se negli uffici il personale in divisa verrà sostituito da amministrativi; quanti gli operatori assegnati ai quattro quartieri e se aumenteranno le presenze; se si coinvolgano gli operatori nella riorganizzazione e le organizzazioni sindacali nell’eventuale progetto; se nei passaggi pedonali nelle vicinanze di plessi scolastici siano impegnati agenti di prossimità e se si intenda aumentare l’utilizzo di volontari e diminuire gli agenti.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, l’assessora ha osservato che, anche in vista dell’ormai prossimo rinnovo delle convenzioni, è in corso un confronto con le associazioni che collaborano con la Polizia locale per ampliare le funzioni dei volontari ad attività di presidio davanti alle scuole in occasione dell’ingresso e dell’uscita degli alunni. In particolare, si lavora all’idea “Adotta una scuola” per stimolare le associazioni a rendersi disponibili a svolgere questo compito in cui si sta pensando di coinvolgere anche altri soggetti guardando, in particolare, all’esperienza del Servizio civile, così come alla figura dell’assistente civico.

Allo stato attuale è tutto il personale del Comando di via Galilei (ad esclusione di non idonei certificati e di chi svolge particolari attività di polizia giudiziaria) a prestare servizio davanti alle scuole; senza contare che la consuetudine di impiegare personale degli uffici comporta ritardi nell’apertura al pubblico e nella presa in carico delle istruttorie.

Attraverso un’attenta analisi delle esigenze e del contesto dei 34 plessi scolastici del territorio comunale che coinvolga anche i dirigenti scolastici, sarà possibile organizzare un nuovo tipo di vigilanza e sapere effettivamente in quali situazioni continuare a garantire una presenza alleggerita degli agenti. L’obiettivo è andare verso un utilizzo preponderante dei volontari, in modo da impiegare gli operatori di Polizia locale in compiti più consoni a un Corpo chiamato sempre più a specializzarsi, anche in base alle esigenze contingenti del territorio e della comunità modenese.

L’assessora Camporota ha quindi spiegato che la rimodulazione delle presenze di Polizia locale davanti alle scuole va letta in un percorso più ampio a cui si lavora con il Comandante per una riorganizzazione di tutto il Settore, in grado di potenziare le presenze nei punti nevralgici della città, come da mandato del sindaco. Ha quindi precisato che, all’interno degli uffici, oltre al personale amministrativo, l’aliquota di agenti e ispettori presenti è quella indispensabile per le qualifiche richieste dagli atti; rispondendo agli altri quesiti: attualmente, fatte salve maternità e distacchi, gli operatori assegnati al Quartiere 1 sono 37 e due ispettori; 12 e un ispettore al Quartiere 2; 12 e un ispettore al Quartiere 3; 15 e 1 ispettore al Quartiere 4. Al di là del contingente assegnato a ciascuna zona, i Nuclei specialistici, in tutto oltre 30 operatori (Edilizia e Ambiente, Commercio, Problematiche del Territorio, Eventi Critici, Benessere Animali) operano nei quartieri presidiando settori a volte di esclusivo appannaggio della Polizia locale, collaborando insieme agli agenti del quartiere ma anche con uffici comunali, di altri Enti (come l’Ispettorato del Lavoro e l’Agenzia delle Entrate) e Forze dell’ordine.

Riguardo ad altre domande poste dall’interrogante, l’assessora ricordando la separazione delle competenze tra organo politico e tecnico, ha sottolineato che insieme ai vertici del Comando ha avviato incontri per analizzare ogni aspetto dell’attuale assetto organizzativo e valutare quali azioni è necessario intraprendere nel breve periodo e quali, invece, richiedano una riforma più organica, con tempi più lunghi, per una riorganizzazione generale e stabile dell’intero Settore. Una riorganizzazione strutturata in aderenza al Patto Modena Città Sicura e frutto di percorsi condivisi, che terrà conto delle competenze di Polizia Locale, delle istanze degli appartenenti al Corpo e delle rappresentanze dei sindacati, così come delle esigenze espresse della cittadinanza che l’assessora sta incontrando ogni giorno: cittadini, comitati di quartiere, associazioni, controllo di vicinato.

L’interrogazione presentata dal gruppo Modena per Modena è stata trasformata in interpellanza su richiesta del Pd. Il gruppo ha ribadito l’importanza di preservare e sviluppare la presenza capillare della Polizia locale nei quartieri, in modo che i cittadini possano avere punti di riferimento di prossimità. Un servizio di qualità ai cittadini può essere fornito anche avvalendosi di figure di supporto agli agenti che, però, devono essere preparate e pronte a stare sul terreno. Il gruppo ha sottolineato anche l’aumento degli agenti voluto dall’amministrazione negli ultimi anni che ha permesso di intensificare i controlli nei luoghi e negli orari sensibili e che, insieme al sistema di videosorveglianza diffuso, è frutto di un approccio integrato alla sicurezza sulla base delle esigenze del territorio, che non è una novità di oggi.

Soddisfatto della risposta il gruppo di Fratelli d’Italia che ha apprezzato in particolare l’avvio del percorso con le associazioni per il presidio degli attraversamenti pedonali davanti alle scuole: una scelta, auspicata da anni, che evidentemente è stata reputata giusta per stare al passo con i tempi e adottata senza sentire la necessità di attaccare il Governo. Il gruppo ha espresso, invece, perplessità su una mozione della maggioranza che chiede di iniziare un percorso già avviato.

Anche Lega Modena ha espresso soddisfazione per l’inizio del processo che ridefinisce le mansioni degli agenti della Polizia locale, sottolineando l’importanza della presenza sul territorio per poter essere immediatamente operativi in caso di reati. Giusto anche, secondo il gruppo, che a presidiare gli attraversamenti davanti alle scuole ci siano figure diverse dagli agenti, ma mantenendo alta l’attenzione su fenomeni di spaccio in alcune situazioni.

In replica, la consigliera Modena si è dichiarata soddisfatta della risposta. La consigliera ha sottolineato poi l’esigenza di creare un miglior clima nell’ambito del corpo di Polizia locale insistendo sulla necessità di ascoltare il personale.

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