28/10/2024

ILLUMINAZIONE PUBBLICA / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei gruppi consiliari prima dell’approvazione della delibera

Il dibattito che ha portato all’approvazione delle linee di indirizzo per la gara per la gestione del servizio di illuminazione pubblica e dei sistemi semaforici è stato aperto da Lega Modena. Per il gruppo gli indirizzi della futura gara sono evanescenti e poco correlati al risparmio di energia che pure è il carattere essenziale del contratto di prestazione energetica. Il Consiglio, inoltre, dovrebbe avallare la scelta di non aderire all’accordo quadro Consip, più oneroso secondo l’amministrazione ma per molti, invece, più conveniente anche se più rigido, ma non è detto che questo sia un male. Per il gruppo, tutta la vicenda dell’affidamento del servizio è stata gestita malissimo e la vetta è stata raggiunta con la delibera del 2022 che appariva chiaramente problematica. D’accordo sulla gara, il gruppo ha affermato che continuano però a esserci molti aspetti non chiari e che si sente il peso incalzante di Hera e quello che è avvenuto in commissione nei giorni scorsi lo conferma. La delibera rappresenta un salto nel vuoto con lo scopo di evitare l’invio di un commissario ad acta e anche l’efficientamento energetico sarà minimo perché è già avvenuta la conversione quasi totale a led degli impianti.  

Il gruppo Modena per Modena ha evidenziato che la delibera fa iniziare un nuovo percorso per Modena affermando, però, che, se gli enti pubblici rispettassero il loro ruolo super partes e affidassero la gestione ai privati che rispettano le regole delle gare pubbliche, i cittadini avrebbero grandi giovamenti. Hera, invece, secondo il gruppo, controlla tutti gli impianti, dai semafori alla rete idrica a quella elettrica, come emerge da un’interrogazione del M5s che risale al 2011 e da allora le cose non sono cambiate. Per il gruppo, che ha dichiarato l’astensione, il Comune dovrebbe, invece, essere proprietario di tutti gli impianti che sono come gioielli di famiglia.

Il gruppo Pd ha messo in evidenza la novità della gara che avrà come obiettivo la prestazione e non semplicemente la fornitura di un servizio. È un approccio molto diverso dal passato che riguarda la qualità dell’impianto e la volontà di avere un onere complessivo che sia inferiore a quello del passato. Il gruppo ha sottolineato anche la sfida di ottenere un ulteriore risparmio energetico partendo da un impianto che è già quasi completamente passato al led e di minimizzare i costi dell’energia, oltre alla scelta coraggiosa di utilizzare energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Attraverso la gara si può ottenere il risultato di migliorare la vivibilità della città, garantendo una sicurezza maggiore e favorendo la mobilità sostenibile. Negli interventi sono stati richiamati anche i miglioramenti che saranno richiesti per gli impianti semaforici, per allinearsi alle direttive europee e offrire una città più inclusiva per le persone con disabilità. Rispetto alla commissione consiliare, che è pubblica, il gruppo ha affermato che chi si era accorto della presenza del dirigente di Hera, paventando una turbativa d’asta ma, allo stesso tempo, non segnalando nulla al presidente, non può chiederne le dimissioni.

Per Spazio democratico si va verso una gestione dell’illuminazione che evita gli sprechi e, anche grazie alle nuove tecnologie, risponde ai bisogni dei cittadini che hanno diritto di vivere pienamente la città in tutte le stagioni. L’illuminazione non adeguata, infatti, colpisce soprattutto gli utenti deboli come i pedoni e i ciclisti: ci vuole, dunque, un’attenzione maggiore nei loro confronti. Report e analisi, infine, sono utili punti di partenza per agire al meglio secondo le linee di indirizzo.

Per il Movimento 5 stelle approvare le linee di indirizzo per la gara significa poter dare indicazioni su quali sono le caratteristiche del servizio di illuminazione pubblica che vogliamo e che pensiamo siano utili per la nostra comunità. Da un lato, l’obiettivo è non aumentare la spesa corrente, dall’altro indichiamo come punti qualificanti l’illuminazione dei parchi, l’illuminazione delle ciclabili, il potenziamento degli impianti semaforici per agevolare le persone con disabilità, la garanzia che l’energia provenga interamente da fonti rinnovabili. Tenendo conto della tutela degli spazi urbani, della riduzione delle disuguaglianze, della transizione energetica.

Alleanza verdi sinistra ha sottolineato che la delibera dà una visione di città dove la mobilità è più sicura e green. Più luce è importante per i bambini, le donne, i percorsi ciclabili. Ed è fondamentale la richiesta di garantire che l’energia arrivi al cento per cento da fonti rinnovabili. Giusto anche l’impegno per rinnovare gli impianti semaforici. Le linee di indirizzo, in sostanza, descrivono una città più vivibile.

Il gruppo Fratelli d’Italia non ha partecipato al voto uscendo dall’aula dopo aver letto un testo nel quale ha evidenziato come lo scopo della delibera in discussione sia di evitare che il Tar nomini un commissario che adotti gli atti che l’amministrazione non ha adottato quando doveva e poteva. Il gruppo ha affermato di non poter condividere il tentativo dell’amministrazione di edulcorare un procedimento che la vede inadempiente e ha affermato che la scelta dell’amministrazione precedente di resistere in giudizio è costata ai cittadini circa 60 mila euro di spese legali, oltre a un evidente danno alla credibilità delle istituzioni. Infine, il gruppo si è soffermato sulla commissione consiliare per l’illustrazione della delibera alla quale era presente un alto dirigente di Hera, parte in causa: una circostanza che getta un’ombra pesante sul percorso della commissione e sulla mancanza di terzietà rispetto a Hera.

Il gruppo Modena civica ha dichiarato il voto di astensione sulla delibera e quello contrario sugli emendamenti perché non è stato dato il tempo di studiarli.

In dichiarazione di voto, il gruppo Pri-Azione-Sl ha sottolineato il cambio di maggioranza politica rispetto a quella che ha commesso le nefandezze contestate dai gruppi di opposizione e questa maggioranza sta lavorando per definire insieme una proposta. La politica, infatti, è trovare il più alto grado di mediazione, vigilando su eventuali interferenze nelle istituzioni.

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